Catturato in Trentino dopo un anno di caccia serrata per l'animale è stato svelato ufficialmente il destino nell'interrogazione che il gruppo consigliare Futura ha presentato alla giunta provinciale alla fine di maggio
La parola “castrazione”, riferita all’orso M49, catturato in Trentino dopo un anno di caccia serrata, è stata pronunciata in un atto ufficiale nell’interrogazione che il gruppo consigliare Futura ha presentato alla giunta provinciale alla fine di maggio. “È vero che l’orso M49, dopo la seconda cattura, viene tenuto in stato di sedazione con farmaci, ed è stato castrato (per evitare problemi con la vicinanza di recinto con l’orsa DJ4, detenuta a Casteller)?”. Questa la richiesta che torna di attualità dopo l’aggressione di due cacciatori, avvenuta pochi giorni fa da parte di un altro plantigrado, con conseguente ricovero nell’ospedale di Cles dei malcapitati. Finora non è ancora stato dato un nomignolo a questo secondo orso, che viene comunque associato al monte Peller dove è avvenuto l’episodio. Nei suoi confronti il governatore Maurizio Fugatti ha deliberato l’ordine di abbattimento, dopo l’identificazione dell’esemplare, per tutelare l’incolumità pubblica, anche se il ministro dell’ambiente, Sergio Costa, ha già manifestato la propria contrarietà. E le associazioni animaliste hanno annunciato battaglia.
Sul destino e sul trattamento di M49, intanto, si addensano pesanti interrogativi, uno dei quali riguarda la sua castrazione. Attualmente è nell’oasi di Casteller, dove si trova anche un’orsa. Ma i due animali sono divisi, vivono in recinti diversi. E non si tratta di una area molto vasta, anche se dalla Provincia era arrivata tempo fa l’indicazione di un’ampiezza di 8 ettari. Ricerche effettuate con Google Maps hanno poi portato a scoprire che in realtà l’area è di dieci volte inferiore, appena 0,8 ettari, la grandezza di un campo da calcio. Ed è lì che M49, in coabitazione con l’orsa DJ3, che è reclusa da nove anni, sta vivendo la sua prigionia, dopo che la scorsa estate era riuscito a fuggire scalando la recinzione elettrificata.
Alla domanda del gruppo consiliare Futura ha dato una risposa un’intervista del quotidiano “L’Adige” a Giovanni Giovannini, dirigente del Servizio foreste e fauna. “M49 e l’orsa DJ3 sono separati, ma si vedono”. È in programma un accoppiamento? “No. La femmina è sterilizzata”. M49 è stato castrato? “Adesso abbiamo in programma tutta una serie di passaggi. Li faremo con calma. Abbiamo un protocollo interno sul processo di reintroduzione dell’animale: un processo graduale. La sterilizzazione della femmina e la castrazione dei maschi, comunque, sono scontati quando gli animali vengono messi nei recinti: non succedesse, sarebbe pericoloso per loro stessi. Le femmine, in particolare: diverrebbero una fonte di richiamo”. Insomma, M49 è ancora nella fase di ambientamento. “Deve imparare a stare nel luogo in cui si trova. – ha spiegato Giovannini – Deve conoscerlo, abituarsi a esso. Deve conoscere i limiti della recinzione… i fili elettrificati…”. L’obiettivo è di mettere femmina e maschio nello stesso recinto, ma solo dopo la castrazione di quest’ultimo.
Sull’orso del Peller è intanto intervenuto con un twitter l’attore Alessandro Gassmann per contestare l’ordinanza di Fugatti. “Noi siamo circa 60 milioni, gli orsi in Trentino circa 80, gli abbiamo invaso ogni spazio, depredato, cementificato, disboscato, sversato, bruciato, e ora ne abbattete uno con prole perché sostenete sia pericoloso? Lui pericoloso?! Siete degli incapaci e dovete vergognarvi”.