Sono state ricostruiti gli attimi prima del brusco risveglio della cantante e neo mamma, nella notte, per l'irruzione delle forze dell'ordine in casa. La coppia era momentaneamente a casa di Giulia Provvedi, si esclude così l'ipotesi del depistaggio. Sembra che 'Malefix' si aspettasse l'arrivo degli agenti. Silvia, nel frattempo, si è chiusa nel suo silenzio, senza commentare con i media né sui social
Sembra quasi che Giorgio De Stefano, il fidanzato di Silvia Provvedi arrestato nell’ambito di una operazione contro la ‘Ndrangheta, si aspettasse l’arrivo delle forze dell’ordine. Il 39enne è accusato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria di essere il capo della cosca mafiosa, insieme al fratello Carmelo. Il Corriere della Sera ha ricostruito gli attimi, prima dell’irruzione in casa della Polizia. La coppia, che ha appena avuto la piccola Nicole nata il 18 giugno scorso, si trovava a casa della sorella gemella della cantante, Giulia Provvedi. Non un depistaggio, ma una decisione dovuta al fatto che l’aria condizionata della casa di De Stefano non funzionava. Quando è suonato il citofono alle quattro del mattino, pare che le prime parole dell’uomo alla compagna siano state: “Sono venuti a prendermi”.
Gli inquirenti già da tempo hanno tenuto sotto osservazione i movimenti di De Stefano. A inchiodarlo, nei suoi traffici, anche alcune testimonianze, come quella del pentito Enrico De Rosa. “Non aveva mai meno di 3.500 euro nelle tasche. – ha raccontato De Rosa agli investigatore – Questo aveva mazzetti da 500 euro, mi è rimasto impresso che avesse sempre fogli da 500 euro, gli ho detto: Giorgio ma dove li prendi? Li stampi forse?. A Milano Giorgio De Stefano gestiva l’Oro Restaurant, uno dei locali più frequentati a Milano da vip e calciatori. Silvia, nel frattempo, si è chiusa nel suo silenzio, senza commentare con i media né sui social, dove diversi follower l’hanno ricoperta di insulti.