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Vittorio Sgarbi, dopo l’espulsione alla Camera si paragona al Cristo di Raffaello: “Mi volevano deporre ma mi hanno solo spostato”

L’hashtag #VittorioSgarbi è rimasto nei trend dei social per una giornata intera e il critico d’arte, eletto deputato nel 2018 con una lista federata a Forza Italia, non si è di certo acquietato dopo che ben cinque commessi della Camera lo hanno portato fuori di peso

Mi volevano deporre ma mi hanno solo momentaneamente spostato”. Scherza Vittorio Sgarbi nel day after che ha fatto seguito al suo furibondo intervento alla Camera contro la magistratura e al suo forzato allontanamento dall’aula di Montecitorio. L’hashtag #VittorioSgarbi è rimasto nei trend dei social per una giornata intera e il critico d’arte, eletto deputato nel 2018 con una lista federata a Forza Italia, non si è di certo acquietato dopo che ben cinque commessi della Camera lo hanno portato fuori di peso.

Dal suo account ufficiale Twitter ha risposto a diversi deputati che ne hanno criticato discorso ed atteggiamento. Al deputato 5Stelle Brescia, che in un tweet lo accusa di “provocazioni continue” e di aver “superato ogni limite”, Sgarbi risponde: “Provocazioni? Ma se siete entrati in parlamento al grido di vaffanculo?”. Anche il 5Stelle Sodano (“ha perso la decenza”) si prende del “teleguidato da Casaleggio dopo anni di vaffanculo”.

Ma è l’oramai celeberrima “ironia social” a fornire diversi spunti di classe dopo i fatti di Montecitorio. In molti ricordano che se “bisogna fare della propria vita un’opera d’arte” Sgarbi disteso per il lungo con tutt’attorno i commessi a sostenerlo e trasportarlo ricorda la Deposizione Borghese (o Trasporto del Cristo Morto) dipinto da Raffaello nel 1507. Scelta sicuramente apprezzata dal critico Sgarbi molto a suo agio con la cultura rinascimentale.