“Il gruppo L’Oreal ha deciso di ritirare le parole bianco/sbiancante (white/whitening), chiaro (fair/fairness, light/lightening) da tutti i prodotti destinati a uniformare la pelle”. È l’annuncio del colosso francese della cosmetica L’Oreal, che ha deciso di eliminare dalle descrizioni sui contenitore dei suoi prodotti alcuni termini che possano essere associati al razzismo.
Non ci sono altri dettagli, ad esempio sull’eventualità di un ritiro immediato dal commercio dei prodotti già in vendita. La decisione giunge sul solco dell’ondata di proteste delle ultime settimane per l’uccisione di George Floyd e segue quella della filiale indiana del gruppo Unilever che ha scelto di ribattezzare la sua crema sbiancante per la pelle commercializzata con il nome di “Fair & Lovely”. Il marchio ha promesso di non ricorrere più alla parola “fair” in quanto si dichiara “impegnata a celebrare tutti i toni della pelle“.
L’Oreal ha poi twittato che “è solidale con la comunità nera e contro l’ingiustizia di qualsiasi tipo. Ne vale la pena parlare”. Il post ha suscitato però la reazione negativa da parte di persone che vedono il modello di business dell’azienda e la pubblicità concentrati sui consumatori bianchi. La modella inglese Munroe Bergdorf ha in particolare accusato il marchio di bellezza di ipocrisia per averla licenziata tre anni fa per aver denunciato “la violenza razziale dei bianchi“.