È ufficiale la doppia operazione che porterà Arthur alla Juventus e Pjanic al Barcellona a partire dalla prossima stagione. Il club bianconero ha annunciato l’acquisto del centrocampista brasiliano, 23 anni, per 72 milioni di euro più eventuali bonus fino ad altri 10 milioni. Arthur ha firmato un contratto quinquennale fino al 30 giugno 2025. Viaggio in direzione opposta per Miralem Pjanic che per 60 milioni di euro – più ulteriori 5 di eventuali bonus – arriva a Barcellona.

La Juve ha ufficializzato l’operazione con una nota in cui ha sottolineato anche “un effetto economico positivo di circa 41,8 milioni, al netto del contributo di solidarietà e degli oneri accessori”. “Ringrazio la Juventus per il grande interesse. So di andare in un grande club. Ci aspettano molte sfide da superare insieme”, sono le prime parole di Arthur, affidate al proprio profilo Instagram, da giocatore bianconero.

“Respira Mire, questo è il ritornello che mi ripeto nella mente, nei momenti decisivi di una partita. Ed è quello che continuo a ripetermi ora, mentre cerco di scrivere quello che sto provando in questo momento”. Sono queste le prime parole di un lungo messaggio pubblicato sul proprio account Instagram, con cui Miralem Pjanic si rivolto alla Juventus dopo aver formalizzato il suo passaggio al Barcellona a partire dalla prossima stagione. “Sono arrivato quattro anni fa per provare a vincere tutto. Perché anche quando non ci riesci, questo è ciò che deve provare a fare sempre un calciatore della Juventus. Sono stati 4 anni intensi, vissuti al fianco di grandi professionisti ma soprattutto di amici veri, con i quali ho condiviso vittorie e record, ma anche amare sconfitte ad un passo dal traguardo. Sono stati anni in cui sono maturato come uomo e come padre”, ha continuato il centrocampista bosniaco.

“Questa è la città dove Edin è cresciuto, diventando il primo tifoso di questa squadra, e dove con la mia famiglia abbiamo costruito i più bei ricordi della nostra vita. Penso che non si dica mai a sufficienza grazie e quindi grazie alla famiglia Agnelli, a tutti i compagni che hanno condiviso con me questo percorso, grazie a tutti i dipendenti ed i membri dello staff che mi hanno aiutato a crescere. Grazie ai tifosi che ogni giorno mi hanno fatto sentire speciale”, ha aggiunto. “Perché se c’è una cosa che ho imparato, è che non esiste un tempo minimo per innamorarsi. Alla fine è molto semplice: indossa questa maglia come una seconda pelle, dai sempre tutto e non sbaglierai mai. Ora però abbiamo poco tempo da perdere e molto da andare a vincere fino al termine della stagione. E quindi respira Mire. Perché quello che oggi ti sembra così triste, da domani sarà uno splendido ricordo che porterai nel cuore per tutta la vita”, ha concluso.

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