Bufera sui social per una locandina “sessista”. Il film in questione s’intitola È per il tuo bene, è diretto da Rolando Ravello e ha due terzetti di protagonisti: quello femminile composto da Valentina Lodovini, Isabella Ferrari e Claudia Pandolfi; e quello maschile con Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston e Marco Giallini.
Il film è stato presentato alla stampa giovedì 25 giugno per il lancio su Amazon Prime dal 2 luglio. Solo che per qualche ora sui social è girata una locandina del film senza i nome delle attrici e con soltanto i nomi dei tre attori, nonostante il poster ufficiale fosse diviso in due con i tre uomini nella parte superiore e le tre donne in quella inferiore. “La locandina è corretta, purtroppo quello che sta girando è un cartonato preparato in fretta e furia per la conferenza stampa, nel quale per un errore umano ci sono solo i nomi degli attori. È stato un errore, ci scusiamo, nessun intento discriminatorio e infatti la locandina ufficiale vede tutti i nomi in cartellone”, ha subito gettato acqua sul fuoco, l’ad di Medusa Film, Giampaolo Letta.
Ma diverse associazioni del mondo del cinema non gliel’hanno perdonata. “Ancora una volta il velo su ciò che si cela dietro la cosiddetta ‘svista’ si scosta ponendo una semplice domanda: non sarà l’ennesimo piccolo penoso paradigma di un retaggio culturale purtroppo ancora molto diffuso? – si sono chiesti l’associazione 100 Autori e U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo). “Difficile addentrarsi in casi come questo nei meandri della consapevolezza o dell’inconsapevolezza, ciascuno valuti cosa sia peggio. Sta di fatto che si registra una bizzarra distorsione percettiva tutta italiana per cui queste distrazioni, stranamente, finiscono per riguardare sempre le donne”. Del resto È per il tuo bene è il remake di Es por tu bien, un film campione d’incassi in Spagna nel 2017, dove i tre protagonisti maschili, tre cognati, sposati con le relative tre sorelle, sono gelosissimi delle tre figlie uniche che hanno e delle loro scelte sentimentali tra cui una delle tre che ha perso la testa per una ragazza nera, vegana ed ecologista.