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Coronavirus, Crisanti a Punto Esclamativo: “Non dobbiamo chiederci cosa accadrà, ma se siamo preparati alla seconda ondata”

“Il paragone con la Spagnola ha un valore soltanto evocativo. La domanda giusta da porsi è se siamo preparati ad affrontare il ritorno di focolai e il ritorno di trasmissione”. Così Andrea Crisanti, professore di Microbiologia all’Università di Padova, ospite dell’ultima puntata di stagione di ‘Punto Esclamativo’, il programma di informazione settimanale realizzato da Loft Produzioni e condotto da Luca Sommi, disponibile su sito (https://www.tvloft.it/) e app, a proposito del parallelo fatto da Bruno Ranieri Guerra dell’Organizzazione mondiale della Sanità tra il Covid19 e la Spagnola del 1918-1920. “Qualsiasi paragone con la Spagnola ha un valore soltanto evocativo, sicuramente non numerico, né come dimensioni, né come gravità – ha spiegato il professore – A questo punto la domanda non è chiedersi cosa accadrà, perché cosa accadrà non lo può sapere nessuno, ma se siamo preparati ad affrontare il ritorno di focolai e il ritorno di trasmissione: questa è la domanda da porsi perché sul fatto che possa ritornare il contagio in queste condizioni, così come è adesso, io lo vedo inevitabile“. Rispetto alla preparazione in vista di una seconda ondata, Crisanti ha detto: “Io penso che siamo preparati come capacità: abbiamo creato una notevole capacità di fare diagnosi e abbiamo capillarmente diffuso conoscenze a livello delle strutture ospedaliere e dei presidi sanitari periferici su come affrontare questa epidemia, quindi sicuramente non sarà la stessa cosa”.