Il correlatore Luigi Marattin con parere conforme del sottosegretario Antonio Misiani ha chiesto il ritiro della proposta di un gruppo di deputati M5s che chiedeva ai grandi gruppi la pubblicazione delle rendicontazioni Paese per Paese. Un emendamento di contenuto simile a prima firma Fratoianni di Leu resta accantonato. In fase di limatura i ritocchi al superbonus del 110%
In attesa dei ritocchi al superbonus al 110% per gli interventi di ristrutturazione energetica e antisismica, prosegue l’iter del decreto Rilancio in commissione Bilancio alla Camera. E’ stato ritirato, su richiesta del correlatore Luigi Marattin e con parere conforme del sottosegretario Antonio Misiani, il primo dei due emendamenti che chiedevano trasparenza fiscale ai grandi gruppi beneficiari di garanzie pubbliche, condizionando l’assistenza dello Stato alla pubblicazione dei country by country report. Cioè rendicontazioni con il dettaglio su dove fanno profitti e dove pagano le tasse.
Lunedì la commissione ha esteso i sostegni finanziari alle Pmi già previsti dal decreto Cura Italia consentendo anche alle imprese in concordato (che si trovano in condizioni di regolarità contributiva e fiscale attraverso piani di rientro) di essere ammesse al credito di imposta per gli aumenti di capitale, e riconoscendo anche alle attività avviate nel 2019 il credito d’imposta sugli affitti. Via libera anche a emendamenti M5s e Pd con cui viene aumentato fino a 4mila euro l’ecobonus per l’acquisto di moto e motorini elettrici o ibridi in caso di rottamazione di un vecchio motorino (da euro 0 a euro 3). Senza rottamazione si potranno ottenere fino a 3mila euro.
Arriva poi attraverso un emendamento di Italia Viva un credito d’imposta al 50% per la costituzione o la trasformazione in società benefit. Vengono stanziati 10 milioni in due anni di cui 3 nel 2020 destinati a un fondo specifico per rafforzare l’ecosistema delle società benefit.
Ancora in fase di limatura i ritocchi al superbonus al 110% per gli interventi di ristrutturazione energetica e antisismica. Una nuovo formulazione prevede che sia ampliato anche alle seconde case, ad esclusione delle abitazioni signorili, di ville o castelli. Non solo: dei benefici potranno usufruire anche i proprietari delle cosiddette villette a schiera. Cambia anche la fisionomia dei benefici per gli interventi di efficienza energetica: i massimali di spesa vengono differenziati in base alla tipologia di immobile. Inoltre, le detrazioni vengono estese al Terzo settore. Dovrebbe essere votato mercoledì.
Modificato da redazioneweb alle 19:20