Solo dieci giorni fa l’assemblea degli azionisti di Snam l’ha nominato presidente, su indicazione dell’azionista pubblico Cdp Reti. Ora emerge che Nicola Bedin, ex amministratore delegato e “risanatore” dell’ospedale San Raffaele dopo il crac per il quale sono stati condannati Pierangelo Daccò e, per corruzione, l’ex governatore Roberto Formigoni, è tra gli 11 indagati per una truffa da 10 milioni di euro alla Regione Lombardia attraverso la vendita di farmaci.
Gli altri indagati sono otto amministratori e responsabili commerciali di cinque case farmaceutiche -Mylan spa, Abbvie, Novartis, Eli Lilly Italia e Bayer – oltre a Massimo Stefanato, ai tempi rappresentante del’ufficio acquisti del San Raffaele, e Mario Giacomo Cavallazzi allora responsabile dei servizi di farmacia di diversi ospedali del Gruppo San Donato che dal 2012 controlla l’ospedale che fu fondato da Don Verzè.
Secondo le indagini coordinate dal pm di Milano Paolo Storari le case farmaceutiche avrebbero venduto a 9 ospedali del Gruppo San Donato farmaci che lo stesso gruppo, che lo scorso 3 dicembre ha risarcito i 10 milioni al Pirellone, si sarebbe fatto rimborsare dalla Regione a prezzo pieno omettendo di indicare gli sconti praticati sul prezzo (dal 2 al 20 per cento) in seguito ad accordi informali legati al raggiungimento di determinati volumi di acquisti. Per la vicenda, sempre a dicembre, Stefanato e Cavallazzi finirono ai domiciliari.
Bedin, classe 77, ex Mediobanca, era stato chiamato da Giuseppe Rotelli a guidare il gruppo nel 2005, a soli 28 anni. Nel 2012 è diventato anche ad del San Raffaele, appena acquisito da Rotelli. Dal 2015 è stato inoltre amministratore delegato dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Si è dimesso nel 2017 e nel 2018 ha fondato Lifenet Healthcare, gruppo sanitario con 10 strutture site in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Considerato in buoni rapporti con Davide Casaleggio per aver partecipato ad aprile 2017 a Sum #1, il meeting organizzato per ricordare Gianroberto Casaleggio, lo scorso 29 maggio è stato designato da Cassa depositi e prestiti come presidente di Snam, la società dei metanodotti controllata da Cdp Reti.
Durante il coronavirus il gruppo, con la consulenza del virologo Roberto Burioni, ha offerto alle aziende un servizio che consisteva nella fornitura di “indicazioni e linee guida per riprendere l’attività aziendale in sicurezza”. All’inizio di giugno L’Espresso ha ventilato un conflitto di interessi perché tra i gruppi che avevano sottoscritto un contratto con Lifenet c’era anche Snam. Il giorno della pubblicazione dell’articolo sul sito del settimanale, Bedin ha chiesto ai dirigenti di Snam di “cessare anticipatamente con efficacia immediata il contratto” per “ragioni di opportunità legate al non voler sovrapporre,anche solo in via potenziale, il mio ruolo di ad e socio di Lifenet con quello di presidente di Snam”.
Giustizia & Impunità
Lombardia, truffa su farmaci rimborsati dalla Regione. Indagato l’ex ad del San Raffaele Nicola Bedin: è il nuovo presidente di Snam
Secondo le indagini il gruppo San Donato, che controlla l'ospedale fondato da Don Verzè, si faceva rimborsare i medicinali a prezzo pieno omettendo di indicare gli sconti ottenuti dalle case farmaceutiche. L'anno scorso ha restituito al Pirellone i 10 milioni contestati. Bedin si era dimesso nel 2017, nel 2018 ha fondato Lifenet Healthcare e a maggio è stato designato da Cdp alla presidenza della società dei metanodotti
Solo dieci giorni fa l’assemblea degli azionisti di Snam l’ha nominato presidente, su indicazione dell’azionista pubblico Cdp Reti. Ora emerge che Nicola Bedin, ex amministratore delegato e “risanatore” dell’ospedale San Raffaele dopo il crac per il quale sono stati condannati Pierangelo Daccò e, per corruzione, l’ex governatore Roberto Formigoni, è tra gli 11 indagati per una truffa da 10 milioni di euro alla Regione Lombardia attraverso la vendita di farmaci.
Gli altri indagati sono otto amministratori e responsabili commerciali di cinque case farmaceutiche -Mylan spa, Abbvie, Novartis, Eli Lilly Italia e Bayer – oltre a Massimo Stefanato, ai tempi rappresentante del’ufficio acquisti del San Raffaele, e Mario Giacomo Cavallazzi allora responsabile dei servizi di farmacia di diversi ospedali del Gruppo San Donato che dal 2012 controlla l’ospedale che fu fondato da Don Verzè.
Secondo le indagini coordinate dal pm di Milano Paolo Storari le case farmaceutiche avrebbero venduto a 9 ospedali del Gruppo San Donato farmaci che lo stesso gruppo, che lo scorso 3 dicembre ha risarcito i 10 milioni al Pirellone, si sarebbe fatto rimborsare dalla Regione a prezzo pieno omettendo di indicare gli sconti praticati sul prezzo (dal 2 al 20 per cento) in seguito ad accordi informali legati al raggiungimento di determinati volumi di acquisti. Per la vicenda, sempre a dicembre, Stefanato e Cavallazzi finirono ai domiciliari.
Bedin, classe 77, ex Mediobanca, era stato chiamato da Giuseppe Rotelli a guidare il gruppo nel 2005, a soli 28 anni. Nel 2012 è diventato anche ad del San Raffaele, appena acquisito da Rotelli. Dal 2015 è stato inoltre amministratore delegato dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Si è dimesso nel 2017 e nel 2018 ha fondato Lifenet Healthcare, gruppo sanitario con 10 strutture site in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Considerato in buoni rapporti con Davide Casaleggio per aver partecipato ad aprile 2017 a Sum #1, il meeting organizzato per ricordare Gianroberto Casaleggio, lo scorso 29 maggio è stato designato da Cassa depositi e prestiti come presidente di Snam, la società dei metanodotti controllata da Cdp Reti.
Durante il coronavirus il gruppo, con la consulenza del virologo Roberto Burioni, ha offerto alle aziende un servizio che consisteva nella fornitura di “indicazioni e linee guida per riprendere l’attività aziendale in sicurezza”. All’inizio di giugno L’Espresso ha ventilato un conflitto di interessi perché tra i gruppi che avevano sottoscritto un contratto con Lifenet c’era anche Snam. Il giorno della pubblicazione dell’articolo sul sito del settimanale, Bedin ha chiesto ai dirigenti di Snam di “cessare anticipatamente con efficacia immediata il contratto” per “ragioni di opportunità legate al non voler sovrapporre,anche solo in via potenziale, il mio ruolo di ad e socio di Lifenet con quello di presidente di Snam”.
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Vertice Ue, veto di Orban su sostegno a Kiev. Zelensky: martedì summit tra i “volenterosi”. Meloni: “Riarmo? Termine non chiaro. No all’uso dei fondi di coesione”
Mondo
‘In Ucraina è guerra per procura’: a dirlo è il segretario di Stato Usa Marco Rubio. E il Cremlino plaude
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Più che le conclusioni del Consiglio europeo sembrano un bollettino di guerra, con i nostri governanti che, in un clima di ubriacatura collettiva, programmano una spesa straordinaria di miliardi su miliardi per armi, missili e munizioni. E la premier Meloni cosa dice? 'Riarmo non è la parola adatta' per questo piano. Si preoccupa della forma e di come ingannare i cittadini. Ma i cittadini non sono stupidi! Giorgia Meloni come lo vuoi chiamare questo folle programma che, anziché offrire soluzioni ai bisogni concreti di famiglie e imprese, affossa l’Europa della giustizia e della civiltà giuridica per progettare l’Europa della guerra?". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"I fatti sono chiari: dopo 2 anni e mezzo di spese, disastri e fallimenti in Ucraina anziché chiedere scusa agli italiani, Meloni ha chiesto a Von der Leyen di investire cifre folli in armi e spese militari dopo aver firmato sulla nostra testa a Bruxelles vincoli e tagli sugli investimenti che ci servono davvero su sanità, energia, carovita, industria e lavoro. Potremmo trovarci a spendere oltre 30 miliardi aggiuntivi sulle armi mentre ne mettiamo 3 scarsi sul carobollette".
"Stiamo vivendo pagine davvero buie per l’Europa. I nostri governanti, dopo avere fallito con la strategia dell’escalation militare con la Russia, non hanno la dignità di ravvedersi, anzi rilanciano la propaganda bellica. La conclusione è che il blu di una bandiera di pace scolora nel verde militare. Dai 209 miliardi che noi abbiamo riportato in Italia dall'Europa per aziende, lavoro, infrastrutture, scuole e asili nido, passiamo a montagne di soldi destinati alle armi".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Much appreciated". Lo scrive Elon Musk su X commentando un post in cui si riporta la posizione della Lega e di Matteo Salvini sul ddl Spazio e Starlink. Anche il referente in Italia del patron di Tesla, Andrea Stroppa, ringrazia via social Salvini: "Grazie al vice PdC Matteo Salvini per aver preso posizione pubblicamente".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Gianfranco Librandi, presidente del movimento politico “L’Italia c’è”, ha smentito categoricamente le recenti affermazioni giornalistiche riguardanti una presunta “coalizione di volenterosi” per il finanziamento di Forza Italia. Librandi ha dichiarato: “Sono tutte fantasie del giornalista. Smentisco assolutamente di aver parlato di una coalizione di volenterosi che dovrebbero contribuire al finanziamento del partito”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Il vergognoso oltraggio del Museo della Shoah di Roma è l'ennesimo episodio di un sentimento antisemita che purtroppo sta riaffiorando. È gravissima l'offesa alla comunità ebraica ed è gravissima l'offesa alla centralità della persona umana e all'amicizia tra i popoli. Compito di ognuno deve essere quello di prendere decisamente le distanze da questi vergognosi atti, purtroppo sempre più frequenti in ambienti della sinistra radicale infiltrata da estremisti islamici , che offendono la memoria storica e le vittime della Shoah. Esprimo la mia più sentita solidarietà all'intera Comunità ebraica con l'auspicio che tali autentici delinquenti razzisti antisemiti siano immediatamente assicurati alla giustizia ". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Meloni ha perso un'occasione rispetto a due mesi fa quando si diceva che sarà il ponte tra l'America di Trump e l'Europa e invece Trump parla con Macron, con Starmer e lo farà con Merz. Meloni è rimasta un po' spiazzata. Le consiglio di non essere timida in Europa perchè se pensa di sistemare i dazi un tete a tete con Trump, quello la disintegra. Meloni deve stare con l'Europa e Schlein quando le dice di non stare nel mezzo tra America e Europa è perchè nel mezzo c'è l'Oceano e si affoga". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "La politica estera cambia la vita delle famiglie, aiuta la gente a capire e anche gli errori fatti. In Italia il casino sui consumi lo ha fatto Salvini: ha fatto una norma sul codice della strada per ridurre gli incidenti e va bene ma non è giusto fare una campagna terroristica sul vino. E poi c'è Trump che fa i dazi ma la roba nostra piace nel mondo e se ci mettono i dazi, ci fregano. I sovranisti di casa nostra dicono 'viva Trump' ma Trump ci distrugge l'economia". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4. "E poi c'è anche l'Europa che è un po' troppo burocratica".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - “La sicurezza delle telecomunicazioni è fondamentale, nell’interesse italiano sarebbe singolare scegliere un soggetto francese (con partecipazione azionaria anche cinese?) anziché un sistema tecnologicamente più sviluppato ed all’avanguardia come quello americano. Peraltro notiamo con stupore che, come già avvenuto per alcune case farmaceutiche durante il Covid, un titolo francese abbia guadagnato in Borsa più del 500% in pochi giorni. Siamo certi che, in una fase delicata come questa, ogni scelta vada ponderata esclusivamente nel nome dell’interesse nazionale italiano, senza pregiudizi ideologici, ritenendo gli Usa un partner imprescindibile per la sicurezza e la crescita del nostro Paese”. Così in una nota Paolo Borchia, capo delegazione Lega al Parlamento europeo, e Paolo Formentini, deputato Lega, responsabile dipartimento Esteri della Lega.