La Squadra Mobile di Torino e il Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno sgominato un sodalizio di stampo mafioso ‘ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. Dodici le ordinanze di custodia cautelare emesse dal tribunale di Torino per associazione di stampo mafioso e traffico di droga. Effettuate una trentina di perquisizioni. L’attività investigativa è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino.
Mafie
‘Ndrangheta al Nord, 12 arresti per traffico di droga e associazione a delinquere tra Torino e Cuneo
Operazione congiunta della Squadra mobile di Torino e del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Cuneo che hanno scoperto un gruppo stabile nella provincia di Cuneo
- 13:24 - Governo: Renzi, 'Meloni in confusione, vestito come presidente Usa non io ma Salvini'
Roma, 18 dic (Adnkronos) - "Io non ricordo il cappotto di Obama. Ho chiesto anche al senatore Sensi, che era con me a palazzo Chigi, ma il cappotto di Obama non l'ho mai visto. Vuoi vedere che, per eccesso di affetto, si sta confondendo?". Lo ha detto in Aula al Senato Matteo Renzi rispondendo a Giorgia Meloni che, nelle sue repliche, si era riferita proprio al leader di Iv.
"Per me chi si veste come il proprio leader è un pò perverso, un cosplayer -ha proseguito Renzi-. Ma lei ha sbagliato Matteo: quello che è venuto in Parlamento con la cravatta rossa e la maglietta 'Make America great again' non era Matteo Renzi ma Matteo Salvini. Gli dica che non ci si veste come il propri leader".
- 13:10 - Sanità: Romano (Nm), 'personale medico risorsa da valorizzare, chiediamo altre misure'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività’. Lo dice la nostra Costituzione. La retribuzione giusta del personale sanitario costituisce una priorità volta a garantire un trattamento dignitoso a un comparto fondamentale per la qualità della vita dei cittadini e a tutelare un’eccellenza dell’Italia, apprezzata in tutto il mondo per l’alto valore delle cure mediche. Il personale medico e infermieristico rappresenta un orgoglio per il nostro Paese, ancor di più dopo i sacrifici compiuti negli ultimi anni per contrastare la pandemia di Covid-19". Cosi nel corso del question time alla Camera dei Deputati Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati.
"Ebbene, come segnalato dal Censis, nel periodo 2015-2022 i salari dei dirigenti medici in Italia sono calati del 6,2% e la spesa dei contratti a tempo indeterminato è diminuita del 2,8%. Il Governo in carica ha avviato sin dalla legge di Bilancio per l’anno 2023 un percorso virtuoso per aumentare i fondi a disposizione al fine di rafforzare il sistema sanitario. Grazie al contributo di Noi moderati - prosegue - è stata inserita una flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri e la possibilità per i medici specializzandi di fare extramoenia, oltre all’inserimento dell’obesità tra le malattie protette dal servizio sanitario nazionale".
"Ma pensiamo si possa e si debba fare di piu’. In tale contesto, quali ulteriori iniziative intenda assumere al fine di sostenere il potere d’acquisto dei medici e quello degli infermieri e promuovere condizioni lavorative favorevoli, anche rendendo strutturale la norma che consente ad alcune categorie del personale del comparto sanità di svolgere attività senza vincolo di incompatibilità al di fuori dell'orario di servizio", conclude.
- 13:07 - Manovra: Faraone, 'accordo su fiducia? Meloni vive in mondo suo'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Senato, ha appena detto che la fiducia sulla legge di Bilancio sarebbe 'stata posta in accordo con le opposizioni': iniziamo a pensare che la premier viva ormai in un suo mondo parallelo". Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
"Nel nostro, di mondi, di accordi con l’opposizione sulla fiducia non c’è stata nemmeno l’ombra. Ci domandiamo anche se sia la stessa persona che, quando era all’opposizione, si scagliava contro i governi che ricorrevano alla fiducia sulla legge di Bilancio. Evidentemente, non bastandole le inversioni a U, Giorgia Meloni è andata oltre”, conclude.
- 13:06 - Stellantis: Lupi (Nm), 'bene l'accordo, in Parlamento vigileremo su rispetto impegni'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “L’accordo di ieri tra il governo e Stellantis rappresenta una premessa importante per l’apertura di una nuova fase per l’industria automobilistica italiana, per il rilancio di un settore strategico della nostra economia. Stellantis ha finalmente dimostrato di voler dialogare, ha presentato un piano credibile, si è impegnata con Imparato ad investire, a tenere attivi i siti produttivi, a tutelare i livelli occupazionali. E questo rinunciando agli aiuti pubblici. Alle parole devono però seguire i fatti, cioè il mantenimento degli impegni presi. Bene dunque questo significativo cambio di passo, ma il Parlamento vigilerà perché il piano presentato da Stellantis venga rispettato in tutte le sue parti”. Lo afferma Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati.
- 13:03 - Ue: Meloni a M5S, 'rinuncia a batterci nelle urne e confida in mie dimissioni'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "Lei mi invita a dimettermi perché i colleghi del M5S evidentemente hanno rinunciato a batterci nelle urne e ora sperano solo nelle dimissioni". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni nella replica al Senato. "Ma io non mi posso dimettere -dice- perché lei non mi ha spiegato le mie parole e non me le ha spiegate banalmente perché non le ha capite, la qual cosa non mi stupisce". "Allora io ho fatto una valutazione molto più complessa di quella che lei citava in quest'aula -sottolinea- ed è una valutazione che non ho fatto solamente io, è una valutazione che viene fatta da diversi osservatori che capiscono di politica internazionale più di me ma anche più di lei".
- 13:03 - Quirinale: Albero Natale da Valle Seriana per sostegno durante Covid, presepe napoletano
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - Proviene dalla provincia di Bergamo l'albero di Natale allestito al Quirinale ed è stato donato alla Presidenza della Repubblica dalla Comunità montana della Valle Seriana, che ha voluto così esprimere riconoscenza al Presidente Sergio Mattarella per la vicinanza mostrata durante il periodo della pandemia di Covid. L’abete, il cui diradamento era già previsto nel quadro delle attività sostenibili di gestione del bosco, è posto al centro della Vetrata con i suoi decori. Un altro albero è stato addobbato nella Tenuta di Castelporziano.
La sala del Mappamondo ospita invece il presepe proveniente dalle Collezioni di arti e tradizioni popolari del Museo delle Civiltà di Roma. L’esposizione, curata da Francesco Aquilanti, annovera circa 150 figure, opera di maestri napoletani del ’700 e dell’'800; l’allestimento scenico è di Nicolò Giacalone, su strutture scenografiche e apparati pittorici di Nicola Maciariello. La raccolta e la prima esposizione di queste figure furono realizzate nell’ambito della Esposizione internazionale di Roma del 1911. L’impianto messo in scena al Quirinale rende omaggio ai vicoli festosi di Napoli. Sia l’albero di Natale sia il presepe sono inseriti nei percorsi di visita del Palazzo del Quirinale.
- 12:44 - Molestie sessuali su medici, 7 su 10 non denunciano per paura ritorsioni
Roma, 18 dic. (Adnkronos Salute) - "Le molestie tra i medici sul posto di lavoro sono più diffuse di quanto si pensi, sebbene siano spesso taciute per paura di ritorsioni e mancanza di fiducia". Questo è quanto emerge dalla recente indagine condotta da Univadis Medscape – il portale di informazione per i professionisti della salute con notizie, strumenti, aggiornamenti e formazione per la classe medica presente in numerosi Paesi – su un campione di 1.097 medici italiani. I risultati indicano che le aggressioni tra i medici sono un problema che affligge principalmente l’ambito ospedaliero e coinvolge soprattutto le donne (34%), sia direttamente sia come testimoni di comportamenti inappropriati. Dalla ricerca emerge, infatti, "che il 5% dei medici italiani, soprattutto donne, ha sperimentato direttamente tali situazioni, mentre il 10% è stato testimone di abusi sessuali, molestie o comportamenti inappropriati verso altri". Nonostante il quadro che emerge dalla ricerca, "il 69% delle vittime ha scelto di non denunciare l’aggressione". Un dato, questo, che suggerisce "il persistere di barriere ben consolidate rispetto alla denuncia legate verosimilmente alla paura di ritorsioni, alla mancanza di fiducia nel sistema e a una cultura ancora molto diffusa del silenzio", evidenzia l'indagine.
In particolare, il 36% dei medici intervistati riporta di aver subito commenti a sfondo sessuale, percentuale che sale al 66% per chi ha assistito a tali comportamenti pur non essendone direttamente coinvolto. Tra le altre forme di molestie verbali frequenti rientrano anche le violazioni deliberate dello spazio personale o l’ingiustificata vicinanza fisica (48%), proposte esplicite o implicite di attività sessuali (28%), inviti ripetuti ad appuntamenti o attenzioni indesiderate (31%). Meno comuni, ma altrettanto preoccupanti, sono le offerte di promozioni o vantaggi in cambio di favori sessuali, riferite dal 10% del campione intervistato, e minacce di ritorsioni per aver rifiutato favori sessuali (12%).
Nonostante la maggioranza degli intervistati e delle intervistate non abbia riportato esperienze dirette, questi dati evidenziano "la necessità di implementare politiche più efficaci per prevenire e affrontare le molestie e i comportamenti scorretti nel settore sanitario, con particolare attenzione alla protezione dei giovani professionisti e delle donne, specialmente in ambito ospedaliero", sottolinea i curatori dell'indagine.
“I dati più significativi emersi dalla ricerca sono che nel 53% dei casi l'aggressore è identificato in un altro medico, e nel 79% dei casi si tratta di uomini. Questo risultato evidenzia un problema sistemico di comportamenti inappropriati da parte della componente maschile”. – riferisce Daniela Ovadia, direttrice di Univadis Medscape Italia e autrice del report – “Inoltre, nella metà dei casi (53%) gli aggressori ricoprono una posizione di potere rispetto alla vittima, evidenziando come le molestie siano spesso legate ad un abuso di autorità”.
“In questo quadro, l’indagine evidenzia come le donne siano meno propense a denunciare gli episodi di molestie (64%) rispetto agli uomini (51%) – prosegue Ovadia – Le motivazioni sono varie e spaziano dal timore di ritorsioni da parte della direzione o dell’istituzione (33%) alla paura che alla denuncia non segua alcuna azione concreta (33%) o che venga a mancare qualsiasi tipo di supporto da parte dell’amministrazione (28%). C’è poi chi sceglie di non denunciare per una questione di riservatezza (20%), chi dichiara di non averlo fatto per mancanza di informazioni sulle modalità e le procedure di segnalazione (20%), e chi per paura di non essere creduto (13%) o di essere accusato di aver reagito in modo eccessivo (13%)”.
Tra chi ha scelto di denunciare l'accaduto, stando alle risposte raccolte, il 16% dichiara di averne parlato con colleghi, il 7% con il supervisore diretto o con il capo di dipartimento, il 2% con il responsabile del reparto o dell'ambulatorio e solo il 2% dichiara di aver denunciato il fatto alla polizia. In conclusione, ciò che emerge dall’indagine di Univadis Medscape Italia "è una percezione diffusa di inefficacia dei sistemi di segnalazione e gestione delle molestie. Infatti, la maggior parte dei rispondenti (91%) ha dichiarato che il proprio luogo di lavoro non offre una formazione obbligatoria sulle molestie sessuali, mentre solo il 9% ha riferito di ricevere questo tipo di formazione. Si evidenzia - concludono i curatori - dunque una rilevante carenza nella prevenzione e nella sensibilizzazione su un tema cruciale, sottolineando la necessità di introdurre programmi educativi obbligatori per promuovere una maggiore consapevolezza e una gestione più efficace di queste situazioni nei luoghi di lavoro".