Testimone della sparatoria fu la giornalista di Repubblica Federica Angeli, che poi scelse di testimoniare al processo
Sette anni dopo lo scontro armato tra due clan di Ostia, la corte d’assise di Roma ha emesso 7 condanne contro diversi esponenti degli Spada. Vent’anni di carcere in totale: 8 per Ottavio Spada (anziché i 12 chiesti dal pm) accusato di tentato omicidio, e tre a Carmine Spada.
I fatti avvennero durante la notte tra il 16 e il 17 luglio 2013: un conflitto a fuoco tra esponenti della famiglia Spada e membri del clan rivale dei Triassi, una guerra andata avanti per anni e finita a coltellate e colpi di pistola. Testimone della sparatoria fu la giornalista di Repubblica Federica Angeli, che sentì due colpi di pistola e si affacciò alla finestra, riconoscendo i due esponenti della famiglia Spada, Carmine e Ottavio. La giornalista denunciò quanto visto e scelse di testimoniare al processo e da allora vive sotto scorta. “Sono contenta perché questa sentenza si basa anche sulla mia testimonianza – commenta oggi – I giudici mi hanno creduto. Ottavio Spada è stato condannato ad 8 anni, uno in più dei 7 che ho ‘scontato’ io sotto scorta. Sono soddisfatta”.
Per Ottavio Spada il pm Erminio Amelio aveva chiesto 12 anni (ne sconterà 8, la condanna più alta tra le sette) Marco Esposito (esponente del clan rivale) è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione, Fabio Di Francesco a 3 anni, Nando De Silvio a 3 anni, Domenico Fusinato a 2 anni e Ombretta Sertorio a un anno e 4 mesi.