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Usa, il “killer del Golden State” si dichiara colpevole di 13 omicidi e stupri: così ottiene l’ergastolo invece della pena capitale

All’ex veterano del Vietnam, Joseph James DeAngelo, vengono però attribuiti un centinaio di assassinii e 50 stupri commessi tra il 1975 e il 1986. Fino ad ora non aveva mai confessato, ma ha deciso di farlo per sfuggire al braccio della morte

Si è dichiarato colpevole di 13 omicidi e dozzine di stupri Joseph James DeAngelo, noto anche come il “killer del Golden State“. In cambio della confessione non finirà nel braccio della morte, ma verrà condannato all’ergastolo. L’ex agente di polizia e veterano del Vietnam, oggi 74enne, dopo aver terrorizzato la California per più di 20 anni era stato arrestato nel 2018. Fino ad ora non aveva mai confessato, ma DeAngelo ha deciso di farlo per non essere condannato a morte, pena sostituita da 11 ergastoli, senza possibilità di remissione.

Vengono attribuiti all’ex veterano un centinaio di omicidi e 50 stupri commessi tra il 1975 e il 1986. Sceglieva le vittime tra persone dai 14 ai 41 anni e agiva soprattutto nei dintorni di Sacramento: di solito faceva irruzione nelle abitazioni di notte, a volte quando la casa era vuota aspettando il rientro della vittima. A incastrarlo sono state le tracce di Dna sulla scena dei crimine: non a caso, fino a poco prima del suo arresto non era mai stato tra i sospettati.