Attualità

Fausto Bertinotti: “I tre Mao di Warhol che ho in casa? Sono veri ma sono un regalo. Così come il mio orologio (che non è un Rolex)”

L'ex leader Pci e Rifondazione comunista si è raccontato al Corriere della Sera e lo ha fatto dalla sua "casa museo"

di F. Q.

Sull’eleganza di Fausto Bertinotti si può dire ben poco: riconosciuta, più volte commentata e criticata per via di una mal sopportata “cachemirizzazione” del politico di sinistra, l’ex leader Pci e Rifondazione comunista si è raccontato al Corriere della Sera e lo ha fatto dalla sua “casa museo”. Un’abitazione dove ogni elemento d’arredo è scelto con senso estetico, i quadri “importanti” insieme ai tantissimi libri, un divano arancione, stile ’70. E la chiacchierata con Candida Morvillo racconta un politico oggi nonno a tempo pieno, pronto a parlare di errori che in 50 anni sono stati “tanti”: “In generale, non aver saputo rinnovare le ragioni dei “vinti ma giusti” – racconta – L’ultimo, aver protratto Rifondazione comunista oltre il tempo politicamente maturo. Serviva il coraggio di scioglierlo nel movimento altermondista. Siamo stati protagonisti nei social forum da Porto Alegre a Mumbai, moltitudini di giovani si erano rimessi in cammino… Invece, quel passaggio non l’ho visto”. E tornando ai maglioni di cachemire, Bertinotti dice di averne comprato solo uno: “Dovrei chiedere a Lella (la moglie, ndr), ma l’unico comprato fu il primo. Lo prese lei al mercato dell’usato, però quando la leggenda prese corpo, me ne furono regalati. Il più bello da due operaie di una fabbrica di cachemire. Me lo mandarono con una lunga lettera. Scrivevano: fa male ad arrabbiarsi per le polemiche, noi siamo proletarie e vorremmo che lei valorizzasse il nostro lavoro”. Bertinotti, Fausto, 79 anni a marzo, possiede tre Mao di Andy Warhol veri: “Regali ed eredità di Mario D’Urso. Tutti i quadri della casa sono donati o dagli autori, come i Dorazio, o da amici, come gli Schifano”. Regali, quadri, porcellane e perfino l’orologio che indossa, tutti regali: “Un Rado, regalo di compleanno di un amico” (più “ricercato” di un Rolex). Si dichiara in una fase “pessimista” e non vede la sinistra italiana messa bene: “Alle Europee, ho votato La Sinistra, ma penso che il termine “sinistra” andrebbe sospeso per un po’. Infatti, quando la sinistra era forte, si chiamava socialista, comunista, laburista… Ormai, la rinascita può avvenire solo sul terreno dell’agire e del pensare”.

Fausto Bertinotti: “I tre Mao di Warhol che ho in casa? Sono veri ma sono un regalo. Così come il mio orologio (che non è un Rolex)”
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