Una bambina svedese di 7 anni è stata graffiata da un pipistrello mentre si trovava in vacanza con la sua famiglia a Milano. Dopo una settimana la famiglia è andata all’Ufficio Igiene e Prevenzione di Livorno, dove si trovava di passaggio, per chiedere una vaccinazione. Il personale ha disposto una profilassi anti-rabbica alla quale affiancare la somministrazione di immunoglobuline iperimmuni. Dagli Ospedali Riuniti della città toscana, quindi, il suo caso è stato rigirato al Centro Antiveleni di Pavia che ha indicato a suo volta l’omologo centro del Policlinico Riuniti di Foggia come l’unica struttura in Italia ad avere la disponibilità immediata dell’antidoto. La bambina è stata dimessa dall’ospedale di Livorno nella mattinata di mercoledì, dopo essere stata tenuta una notte sotto osservazione nonostante le ottime condizioni di salute.

La gestione del trattamento antidotico in emergenza è stata fatta a distanza, grazie al lavoro dello staff del Centro Antiveleni di Foggia, che ne ha seguito gli sviluppi. “Questo caso evidenzia l’importanza dell’attività svolta dal Centro Antiveleni di Puglia, struttura indispensabile nella gestione e fornitura in urgenza a livello nazionale e regionale degli antidoti di difficile reperimento”, ha dichiarato il direttore generale del policlinico foggiano Vitangelo Dattoli. Il centro diretto da Anna Lepore diventerà, in futuro, la Banca Antidoti Diffusa Puglia.

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