Buon compleanno Olivia De Havilland. L’attrice che interpretò Melania Hamilton in Via col vento, la cugina di Rossella O’Hara (Vivien Leigh), ha compiuto 104 anni. Figlia di un avvocato in inglese che aveva il suo studio a Tokyo, la De Havilland iniziò a recitare a metà anni trenta ad Hollywood nei film della Warner Bros e in particolare in parecchie opere di Michael Curtiz (il regista di Casablanca). Nel 1939 la chiamata epocale per un film che, nonostante le “censure” odierne, ha fatto la storia: Via col vento di Victor Fleming, questa volta per la produzione MGM di David O. Selznick.
La De Havilland ha un ruolo apparentemente secondario di fronte al duo Rossella-Rhett, ma alla fine Melania diviene autentica co-protagonista, specchio in cui spesso Rossella si riflette e da cui trae agnizioni e scelte cruciali per il prosieguo della storia. Gli anni quaranta diventano così il momento magico dell’attrice che vincerà due Oscar come attrice non protagonista: nel 1947 per A ciascuno il suo destino e nel 1950 per L’ereditiera di William Wyler. Capelli castano chiaro, viso solare, sorridente, ma con una leggera febbrile malinconia negli occhioni spesso sgranati, la De Havilland attorno ai trent’anni ricorda molto lo schivo fascino di una diva nostrana come Adriana Asti. Celebre, tra l’altro, la concorrenza familiare in casa De Havilland, con Olivia che farà spesso i conti con la sorella Joan Fontaine, anche nelle nomination agli Oscar. Joan era nata 13 mesi dopo Olivia e poco dopo i loro genitori divorziarono.
Tra le due c’è stata da sempre un’accesa rivalità, se non un vero e proprio contrasto, mai sopito nemmeno negli anni della maturità, fino a quando alla morte di Joan a 94 anni Olivia ha mostrato il suo sincero dolore per la scomparsa della sorella. A proposito di maturità la De Havilland dirada la sua presenza in scena a partire da metà anni cinquanta, ma nel ’64 piazza la zampata interpretando il noir Piano piano dolce Carlotta assieme a Bette Davis, con la quale diventerà amica, per la regia di Robert Aldrich. Fu proprio la Davis a volere la De Havilland quando la prevista presenza di Joan Crawford venne cancellata per la malattia che la colse. Per chi invece ama il cinema anni Settanta la potrà rintracciare in due film piuttosto in antitesi: La Papessa Giovanna dove recita assieme alla bergmaniana Liv Ullman e nel secondo episodio della saga di film catastrofici di Airport (qui Airport ’77), ovvero quello in cui l’enorme jumbo dirottato finisce in fondo al triangolo delle Bermuda.
Qui la De Havilland ritrova diversi compagni di viaggio della Hollywood anni ’50 come Joseph Cotten e James Stewart. Nel 1965 fu la prima donna ad essere presidente di giuria del Festival di Cannes (in mezzo a soli giurati uomini). Si ritirerà dalle scene nel 1988 e recentemente, nel 2017, ha querelato la tv via cavo FX (di proprietà della Disney ndr) che ha messo in onda la serie Feud dove, nel riprodurre la rivalità tra la Davis e la Crawford, ne verrebbe invece fuori un ritratto della De Havilland “offensivo e diffamatorio”. Purtroppo l’attrice ha perso la causa due volte, anche di fronte alla Corte Suprema. Oliva De Havilland vive oramai dal 1955 in un appartamento parigino vicino al Bois de Boulogne. Ha avuto due mariti, lo scrittore Marcus Goodrich e il giornalista francese Pierre Galante, e due figli tra cui Benjamin morto nel 1991.