Altra sorpresa della stagione 2019-2020 giunta meritatamente in finale allo Strega. Febbre di Jonathan Bazzi (Fandango) è un’opera prima di sconvolgente potenza stilistica. Siamo a Milano nel 2016. Jonathan ha 31 anni, un po’ insegnante di yoga, un po’ eterno studente, comincia all’improvviso ad avere la febbre. Mai troppo oltre i 37.5: 37.2, 37.4, ma la febbre c’è sempre, persistente, inscalfibile. Comincia così un lungo travaglio interiore e medico-sanitario per una resilienza al male del secolo (scorso): l’HIV. Raccontato con capitoli in alternanza tra il countdown del “presente” e le origini popolari/meridionali impiantate nella periferia milanese di Rozzano (Milano), del protagonista, Febbre vive di una scrittura martellante, frasi brevi, puntute, aguzze, che alimentano un’angoscia latente, con il coraggio di mescolare contenutisticamente le origini proletarie, marginali, la cultura televisiva “bassa”, del protagonista con il formarsi del proprio orientamento omosessuale. Bando alle ciance: c’è molto testo oltre il contesto autobiografico, c’è molto valore letterario oltre quello civile generale del racconto. Anche Bazzi non sarà un outsider dello Strega mica da ridere. Probabilità di vittoria: 10%.
Tre domande a Jonathan Bazzi
Che significato ha Febbre per lei?
“Calvino diceva che l’esordio è uno “strappo”, invece per me il mio esordio è stato più un incontro, perché mi ha portato ad allontanarmi da una situazione e da un senso di isolamento e separazione dagli altri. Febbre mi sta cambiando la vita. Se penso qual’era la mia prospettiva sulla mia esistenza solo un anno e pochi mesi fa”.
Perché scrive?
“Perché a un certo punto, io che sono stato uno che ha avuto un’adolescenza e post adolescenza piena di interessi, di cose iniziate poi mollate lì, di incostanza e dispersione, la scrittura mi si è come offerta, a tratti imposta, come medium capace di generare in me una sorta di monogamia”.
Chi vincerà il Premio Strega 2020?
“Veronesi”.
Jonathan Bazzi ha 35 anni, è laureato in filosofia, è al suo primo romanzo e alla sua prima candidatura per il Premio Strega. Di Febbre sono stati acquisiti i diritti per farne un film.