C’è chi ha il contratto in scadenza a fine luglio. E chi rischia di perdere il lavoro a settembre. O chi già non è stato rinnovato. Eppure, i 654 precari storici dell’Anpal Servizi, l’agenzia che per il ministero del Lavoro si occupa di politiche attive e di ricollocare disoccupati e percettori del reddito di cittadinanza, dovrebbero essere assunti per legge. “La legge 128/2019, approvata grazie alla nostra mobilitazione da tutta la maggioranza, e che dispone la stabilizzazione di tutta la platea dei precari, continua a non essere applicata da Anpal e dal suo presidente Domenico Parisi“, hanno denunciato i lavoratori precari nel corso di un’occupazione simbolica, con tende e striscioni, della sede nazionale dell’agenzia a Roma. “Non ce ne andremo finché non verremo convocati dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo“, hanno rivendicato. Attaccando lo stesso Parisi, già finito sotto accusa per le sue ‘spese pazze’ (circa 160mila euro di rimborsi per auto di servizio, voli intercontinentali verso il Mississipi, negli Stati Uniti, e un alloggio a Roma, tutto mai rendicontato secondo la stessa direttrice generale di Anpal, al di là delle promesse, ndr).
“Questo è il decimo sciopero in due anni, la situazione è ormai insostenibile”, hanno spiegato i precari sotto la sede di Anpal. “Con la scusa dell’approvazione del piano industriale, già bocciato per tre volte dal Consiglio di amministrazione Anpal, è tutto fermo rispetto alle stabilizzazioni dei collaboratori”, continuano. Convinti che non ci sia altro tempo da perdere. Il motivo? Già 260 collaboratori scadono a fine mese, altri 260 il 30 settembre. E i lavoratori rischiano di perdere la propria occupazione dopo anni di precariato.
Ad attaccare il presidente Parisi, allora voluto dall’ex ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, sono intanto diversi parlamentari di LeU, Partito democratico e Italia viva. Già negli scorsi giorni avevano chiesto con una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di intervenire, richiesta ribadita nel corso del presidio: “Chi pone il veto politico per rimuovere Parisi dal suo incarico? Questa domanda va fatta al M5s”, attacca la parlamentare dem Chiara Gribaudo, che già con diverse interrogazioni parlamentari aveva sollevato la questione delle spese e della possibile incompatibilità tra l’incarico di Parisi e il rapporto di lavoro con la Mississippi State University. Mentre Stefano Fassina (LeU) si appella a Conte: “Parisi si è dimostrato inadeguato, si volti pagina e si stabilizzino i precari storici come previsto per legge”. “Catalfo deve darci una risposta, questa situazione è paradossale, dato che facciamo anche parte della maggioranza. Parisi deve lasciare“, attacca la senatrice renziana, Annamaria Parente. Tutto mentre Parisi si trova ancora nella sua residenza negli Stati Uniti. Dopo le proteste dei precari, intanto, un incontro è stato fissato per il prossimo martedì 7 luglio al ministero del Lavoro tra i precari storici dell’Anpal e Catalfo. “Adesso speriamo che la nostra situazione si possa sbloccare, abbiamo riaperto con le nostre mobilitazione un’interlocuzione”, hanno rivendicato i lavoratori in presidio.