“L’Italia non discrimina, ci sono già tutte le sanzioni possibili e immaginabili. Si rischia invece di sconfinare nell’ideologia, un rischio troppo elevato”. Lo ha detto Matteo Salvini, ieri, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sul disegno di legge contro l’omotransfobia, a prima firma Alessandro Zan, che è stato depositato in commissione Giustizia. “A questo punto allora presentiamo un bel ddl contro l’eterofobia”, ha aggiunto il leader della Lega. “Se viene colpito, picchiato, discriminato un omosessuale o un eterosessuale la via, per quanto mi riguarda, è la galera”. La proposta dell’ex ministro dell’Interno è stata messa in dubbio da chi ha fatto notare che le discriminazioni nei confronti degli eterosessuali esclusivamente basate sul loro orientamento sono, sostanzialmente, inesistenti. Mentre quelle perpetrate a danno di persone omosessuali avvengono ogni giorno. Il disegno di legge Zan punta a modificare gli articoli 604-bis e 604-ter che puniscono i reati e i discorsi d’odio ampliando, di fatto, le casistiche per individuare anche quelli basati “sul genere, l’orientamento sessuale e l’identità di genere“.
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