In Campania Confcommercio preme sul Governatore De Luca per anticipare i saldi ed "evitare la catastrofe" ma al momento la Regione non ha preso alcuna decisione a riguardo
L’emergenza coronavirus ha stravolto anche il calendario dei saldi. Con l’economia in crisi a causa dei mesi di lockdown e i consumi in picchiata, quest’anno il tema tema degli sconti estivi scatena il dibattito. Da una parte c’è il presidente della Conferenza delle Regioni, il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che aveva stabilito di posticipare l’inizio dei saldi estivi al 1 agosto su “sollecitazione degli assessori alle attività produttive”, invitando tutti i presidenti delle Regioni e delle Province autonome a “dare seguito alla suddetta decisione, per una omogenea applicazione della stessa su tutto il territorio nazionale“; dall’altra invece Confcommercio, in pressing per anticipare la data, proponendo per alcune regioni la sospensione di quel veto nel commercializzare articoli in promozione entro i trenta giorni precedenti l’inizio dei saldi.
Così, per la prima volta i saldi estivi non seguiranno un calendario ben distinto per Regioni, ma tutte (o quasi) cominceranno il primo agosto per terminare il 29 settembre. Fanno eccezione infatti la Sicilia e la Calabria dove gli sconti hanno preso il via con un mese d’anticipo il 1 luglio; e il Piemonte, dove sono state autorizzate vendite promozionali anche prima del 1 agosto. In Campania Confcommercio preme sul Governatore De Luca per anticipare i saldi ed “evitare la catastrofe” ma al momento la Regione non ha preso alcuna decisione a riguardo.