Milanisti, amici, casciavit
Vogliate darmi orecchio
Io sono qui per dare sepoltura
Al Milan, non già a farne le lodi.
Il brutto gioco è tornato implacabile
Il buon gioco è di nuovo una chimera
Un’illusione, purtroppo
Durata appena una, due giornate
Di buon campionato. Di riscatto
Di fierezza ed orgoglio
Il sogno si è frantumato
Un umile pareggio con l’ultima del gregge.
Cari fedeli rossoneri
Piangete con me
Perché questo è successo
Ier sera nella bella Ferrara
Dove la Spal in dieci ha retto
Contro i nostri undici
Inutilmente all’assalto dei suoi bastioni
Sepolte sono state le nostre ambizioni
E così sia anche del Milan.
V’hanno detto i nobili corìfei
Che il Milan era squadra avida di potere
Se tale era, non lo dimostrò
E questa è di certo una colpa
Ed esso gravemente l’ha scontata.
Eppure, nonostante ciò
Quel consenso di Pioli e degli altri
Sventurati calciatori
– Ché Pioli è uomo d’onore
Come lo sono con lui gli altri –
Io vengo innanzi a voi a celebrare
Come del Milan sto celebrando le esequie.
Esso mi fu caro, cari milanisti
Sempre stato con me giusto e leale
Ma Pioli dice che il Milan doveva essere più ambizioso
E Pioli è certamente uom d’onore
Sebbene non abbia addotto a Milano i successi sperati
I successi dovuti, attesi, implorati.
Il Milan fu campione d’Europa!
Per sette volte e queste vittorie
Gli han portato onore
Ma anche rimpinzato le casse:
Al Paolo Mazza – tutti avete visto –
Per trentanove volte i rossoneri
Han tirato, ma una volta soltanto
Il loro pallone in rete è entrato
E la seconda, provvidenziale, lì è stato deviato
Salvando all’ultimo fiato il risultato.
Dovremmo non compiangerlo?
Dovremmo esserne soddisfatti?
Non ha perso, però non ha vinto
E nemmeno ha convinto.
Scusatemi, il mio cuore oggi
Giace lì, nello stadio di Ferrara
Che mi pare una triste bara
E pensare che alla vigilia
Il Milan dominator della forte Roma
Pareva destinato a sbigottire il mondo
Ed ora invece giace là
E nessuno si stima tanto basso
Da rendere riverenza alla sua spoglia.
Oh, amici fosse stata mia intenzione
Eccitare le menti e i cuori vostri
Alla sollevazione e alla rabbia
Farei un torto a Pioli e uno a Maldini
I quali sono uomini d’onore
Come tutti sapete
Non farò certo loro questo torto;
Preferisco recarlo a questo ucciso,
A me stesso ed a voi,
Piuttosto che a quegli uomini onorevoli…
Aspettavo l’impresa del grande Zlatan Ibrahimovic
Ho assistito a quella dell’umile Sergio Floccari
Entrambi nati lo stesso anno e quasi lo stesso mese
Ma Floccari ha scovato un tiro formidabile
Dalla parabola impossibile
Era il trentesimo, e già aleggiava il dramma
Mentre Ibra, schierato tardi, troppo tardi
E’ parso solo una parabola
Appeso ai ricordi, alla memoria
Della sua indubbia grandezza
Della sua classe di certo divina
Prezioso lascito ai suoi nipoti.
Non siete né di legno, né di pietra
Cari amici rossoneri
Ma siete tifosi, e, come tifosi
Se avete lacrime, milanisti
Preparatevi a spargerle.