L’epilogo era nell’aria da giorni, dopo la seconda tornata di amministrative che ha sancito la disfatta per En Marche (Rem), mentre l’onda ecologista ha travolto le città francesi, da Lione e Marsiglia fino a Bordeaux. Il premier francese Edouard Philippe, premiato al ballottaggio che lo ha decretato di nuovo sindaco di Le Havre, ha rassegnato le sue dimissioni al presidente della Repubblica Emmanuel Macron e, qualche ora dopo, Jean Castex è stato designato come suo successore. Si avvia così il rimpasto di governo voluto dall’Eliseo, che dovrebbe riguardare anche altri ministri, tra cui quello del lavoro. Come Philippe, anche Castex proviene dai Repubblicani e non da Rem. Funzionario di Stato con una lunga esperienza alle spalle ed ex collaboratore di Nicolas Sarkozy, Castex, 55 anni, era stato nominato a inizio aprile responsabile interministeriale incaricato di gestire la fase di uscita dal lockdown (fase 2) nel quadro della lotta al coronavirus, e per questo conosciuto come Monsieur Dèconfinement. Tra i suoi incarichi elettivi, anche quello di sindaco di Prades.

Lascia quindi l’esecutivo – definitivamente, dopo tre anni – l’uomo che più di ogni altro ha guadagnato consensi ai danni del presidente durante la pandemia, ma l’uscita di scena di Philippe è anche un rischio: con la crisi del Coronavirus, la sua popolarità non è mai stata tanto alta. Ed è fondamentale per il centro-destra, principale base elettorale di Macron. Senza contare che Philippe potrebbe ripresentarsi più avanti, puntando alle presidenziali del 2022 o del 2027. Elementi che complicano ulteriormente la missione di Castex, perché dietro formule di rito si cela la volontà di Macron di riscattare un calo di popolarità e un’emorragia di consensi che disegnano foschi scenari per le elezioni presidenziali del 2022.

Appena ieri, a chi gli chiedeva del futuro del primo ministro Macron si era limitato a a sottolineare il “rapporto di fiducia unico”, senza indicare se lo confermerà ne rimpasto di governo annunciato all’indomani della sconfitta alle elezioni. Macron ha parlato di “un nuovo percorso” con una “nuova squadra” per cavalcare ‘l’onda verde’ che ha caratterizzato le municipali, e ha ricordato di avere scelto Philippe “al mio fianco nel 2017 un uomo che non aveva fatto la campagna con me (veniva dai Repubblicani, ndr) e non era della mia formazione politica, ma aveva lo stesso approccio di apertura”. E “negli ultimi tre anni siamo riusciti a fare cose senza precedenti”, ha aggiunto. Già lunedì il capo dello stato e Philippe si erano parlati prima dell’intervento di Macron alla Convenzione sul clima, per dare le sue risposte alle raccomandazioni arrivate dai 150 cittadini coinvolti, per sorteggio, alla formulazione della politica francese su questo fronte.

Chi è Castex – In Francia è conosciuto come Monsieur Dèconfinement ed è con evidenza sembrato all’Eliseo l’uomo giusto: colto, poliedrico, molto capace, Castex è un volto poco noto all’opinione pubblica transalpina, nonostante una carriera brillante nell’alta funzione dello Stato, fino a ricoprire la carica di segretario aggiunto alla presidenza della Repubblica con Nicolas Sarkozy. Macron lo ha messo in primo piano settimane fa, dando a lui l’incarico – forse prodromico, con il senno di poi – di affiancare il Premier Philippe nella delicata fase 2 transalpina, quella di progressivo allentamento delle misure di emergenza covid, di uscita dal ‘confinement’, il lockdown, con un occhio alla curva dei contagi e l’altro agli indici economici funestati dal virus.

Un incarico da Commissario straordinario che Castex ha condotto con riconosciuta autorevolezza e strategia. Di lui d’altro canto un noto commentatore politico francese diceva: “È come un coltellino svizzero, ha relazioni ovunque ed è capace di fare ciò che bisogna fare e nel modo giusto”. Direttore del Dipartimento Ospedali del Ministero della Salute, Sottosegretario dello stesso ministero e poi di quelle del Lavoro, delegato interministeriale ai Giochi Olimpici del 2024 e Presidente dell’Agenzia nazionale dello Sport, sono solo alcuni degli incarichi che Castex ha ricoperto. Il lavoro che lo appassiona di più, ha rivelato recentemente, è però quello di Sindaco della sua cittadina nei Pirenei, Prades, dove lo scorso 15 marzo è stato rieletto per il suo secondo mandato con il 75% dei consensi.

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