L'emendamento presentato dal Pd è stato approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, e dovrà ora passare in aula e quindi al Senato. Previsto un contributo statale di 1.500 euro in caso di acquisto di una nuova Euro 6 (dal prezzo non superiore a 40 mila euro iva esclusa) con emmissioni comprese tra 61 e 110 gm/km di CO2, rottamando una vettura più vecchia di 10 anni, a cui se ne sommano 2.000 versati dal venditore. Aumentato anche il contributo per le vetture elettriche (da 6 mila a 10 mila euro) e ibride (da 2.500 a 6.500)
Arrivano gli incentivi “allargati” per l’auto. Come Ilfattoquotidiano.it aveva anticipato qualche giorno fa, in seguito agli accordi trovati tra e parti politiche la Commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento al Decreto Rilancio presentato dal Pd, che in pratica estende il sostegno statale anche a chi compra una vettura diesel o benzina Euro 6.
Il bonus previsto è di 1.500 euro, a cui se ne aggiungono altri 2.000 messi a disposizione dal venditore nel caso di rottamazione di un veicolo con oltre 10 anni di anzianità (senza rottamazione l’ncentivo è dimezzato). Un modo, oltretutto, per svecchiare un parco auto come quello italiano, la cui età media è di oltre 11 anni. In questo modo, il vantaggio complessivo per chi acquista è dunque di 3.500 euro.
Una somma che potrà essere erogata a chi comprerà dal 1°agosto al 31 dicembre di quest’anno un’auto che abbia emissioni comprese tra 61 e 110 g/km di anidride carbonica, e che non costi più di 40 mila euro al netto dell’IVA.
L’emendamento approvato in Commissione Bilancio, che ora dovrà passare nell’Aula di Montecitorio per il voto e successivamente (entro l’8 luglio) anche al Senato, prevede altresì un rafforzamento (+ 4.000 euro) del contributo statale già previsto per chi sceglie una vettura elettrificata. Nel dettaglio, da qui a fine anno, l’incentivo per le auto con emissioni da 0 a 20 g/km di CO2 passa da 6.000 a 10.000 euro, mentre per quelle con valori compresi tra 21 e 60 gr/km passa dagli attuali 2.500 a 6.500 euro.