Occhi chiari, bionda, labbra carnose e sembra quasi la gemella di sua madre Loredana Lecciso. Jasmine tenta la sua carta nel mondo della musica e del resto è inevitabile visto che è figlia d’arte di Al Bano Carrisi. Però la cantautrice diciannovenne si lancia nel campo più difficile: quello del rap. È uscito il brano (scritto da Jasmine con le musiche di Alterisio Paoletti, storico collaboratore di Al Bano) e il video (girato da Mauro Russo) di “Ego”, un debutto nato quasi per caso. Jasmine ha le idee chiare e i piedi ben piantati per terra, consapevole che il percorso musicale sarà difficile, ed è per questo che tiene da parte già un piano B per la vita: diventare brand manager.
Come nasce questa canzone e perché si intitola ‘Ego’?
Scrivo canzoni da un bel po’, ne ho già diverse nel cassetto. ‘Ego’ è nata per caso e l’ha incisa quasi per gioco, così abbiamo deciso di pubblicarla. Si intitola ‘Ego’ perché in una parola è riassunto esattamente il senso di quello che volevo dire.
“Guardiamoci dentro prima che intorno”, inizia la tua canzone. Tu come ti definiresti?
Ho fatto un percorso di crescita negli ultimi anni perché non riuscivo a dar il giusto valore alle cose. Oggi ho imparato che le cose importante è la famiglia, ma anche le amicizie che ti supportano. Sono riuscita a dare il giusto peso a tutto questo
Sempre nel brano rappi “Tutti mainstream, dove stanno quelli veri?”, secondo te chi sono le persone vere e dove sono?
Le persone vere sono quelle oneste, che sono soddisfatte e felici e quindi di conseguenza riescono a godere della felicità degli altri.
Ci sono molte persone invidiose?
Sì specialmente tra le ragazze della mia età, dove l’invidia è all’ordine del giorno e non si riesce a gioire per gli altri. Ci sono tante persone invidiose in giro.
Che effetto ti ha fatto ascoltare per la prima volta la tua canzone il 14 giugno, giorno del tuo compleanno, su Radio Norba?
È stato un bel regalo che mi ha fatto papà. Non mi sono scioccata perché avevo ascoltato il brano così tante volte! (ride, ndr). Però mi sono emozionato molto e mi ha fatto un certo effetto perché l’ho ascoltata in una radio e non assieme ai miei amici.
Chi sono i tuoi artisti di riferimenti della scena rap e con chi ti piacerebbe fare un feat?
ThaSupreme, Sick Luke e Marracash che mi piace moltissimo e poi c’è anche Tredici Pietro, il figlio di Gianni Morandi. L’ho conosciuto quando ero piccola, avevo 7 anni. Lo seguo con attenzione e perché no mi piacerebbe fare un feat insieme.
Cosa ne pensi di Salmo?
Prima non lo apprezzavo tantissimo, poi la folgorazione è arrivata la scorsa estate con il disco ‘Machete Mixtape 4’. Le produzioni con ThaSupreme e Massimo Pericolo sono bellissime. Quindi è stato soprattutto grazie a questi rapper – che seguivo da tempo – se ho rivalutato il mio giudizio su Salmo.
Anche tuo fratello Bido è un appassionato di musica? Condividete qualche genere musicale?
Ascoltiamo lo stesso genere e più o meno abbiamo gli stessi artisti di riferimento. È stato lui che mi ha fatto conoscere Sfera Ebbasta, quando ancora non era famosissimo per i più.
Tuo fratello è critico nei tuoi confronti?
Sì perché siamo cresciuti assieme e abbiamo rapporto diretto. Ci supportiamo nei fatti, ma non ci diciamo molte cose. Quando è uscito il singolo non mi ha detto nulla, ma so che ha approvato.
Che consigli ti hanno dato papà e mamma?
Ho preferito non chiedere nulla a loro perché non volevo essere influenzata da nessun giudizio. Ho voluto fare e creare qualcosa di mio al 100%. Non ho nemmeno fatto leggere i testi delle mie canzoni.
Avverti il peso di essere una figlia d’arte, ti importa del giudizio degli altri?
No, non me ne frega nulla perché persone mi criticano a prescindere da tutto. Ho letto i commenti sotto il mio video su Youtube e tra tanti complimenti c’è sempre qualcuno pronto a criticarti, ma sono persone mosse dal pregiudizio.
Se dovessi fare una cover in chiave rap di un brano di tuo papà quale sarebbe?
Mi piace molto ‘Di rose e di spine’, ma per un brano rap ‘Felicità’ si presterebbe moltissimo.
Ti sei diplomata al liceo linguistico e ti trasferirai a Milano, dove studierai Comunicazione. Quali sono i tuoi progetti per il futuro lavorativo e cosa ti aspetti dal tuo cambio di vita a Milano?
Anzitutto spero di poter continuare in questo percorso musicale perché mi piace molto e vorrei davvero provarci. Cerco di mantenere però le aspettative basse perché non è detto che vada bene. Così mi sono iscritta all’università per diventare brand manager è qualcosa che sia inerente alla comunicazione.