“Una truffa democratica che colpiva il vecchietto così come il procuratore della Repubblica”. È lo stesso Francesco Greco a presentare così l’indagine sulle attivazioni fraudolente di servizi a pagamento sui telefoni coordinata dalla Procura di Milano. Bastava navigare dallo smartphone su una pagina di previsioni meteo, sport o giochi e senza alcun clic venivano attivati dei servizi a pagamento sul telefono. Le vittime sono migliaia di clienti delle compagnie WindTre, Vodafone e Tim tra i quali Greco. Cinque euro a settimana per un giro da affari da milioni di euro. Undici gli indagati tra cui tre ex dirigenti della WindTre e 12 i milioni di euro sequestrati. “Le modalità di azione erano due – spiega il tenente colonnello della guardia di finanza Gianluca Berruti del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche – quella più comune è quella dello “zero clic”. La pagina era programmata per prendere lo scorrimento del dito o del cursore. “Il semplice movimento attivava dei pixel nascosti che consentivano l’attivazione del servizio”, ha spiegato il sostituto procuratore Francesco Cajanni. L’altra modalità era quella “machine to machine” e sfruttava le schede sim presenti non solo nei sistemi di vigilanza in remoto, ma anche negli elettrodomestici o nelle caldaie controllabili a distanza. “Sono stati rinvenuti servizi a pagamento addebitati anche sulle schede delle macchine – racconta Berruti – è come se una macchina si fosse auto attivata un servizio che poi veniva addebitato al cliente”. Piccoli importi che venivano addebitati all’insaputa del cliente. “Questa è un’operazione dove vengono colpiti tanti per pochi soldi – spiega il procuratore aggiunto Eugenio Fusco – ma quando si fanno moltiplicazioni le cifre sono ben superiori alle cifre delle più grandi truffe milionarie”.
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