“Conte e il governo ascoltino la nostra voce, la voce degli invisibili“. È l’appello lanciato da Aboubakar Soumahoro, attivista e sindacalista, dalla manifestazione degli “Stati popolari” in piazza San Giovanni a Roma. Una piazza fatta da persone che lottano ogni giorno per il “precariato, il lavoro mal pagato”, ma anche “di chi un lavoro non ce l’ha o di chi lavora ma viene sfruttato dalle piattaforma digitali al mondo dell’informazione”. “Questa non è la piazza del no, è la piazza della proposta – continua Soumahoro parlando con i giornalisti – Risposte dal governo? Nonostante quel momento, chiusi dentro al Palazzo (agli Stati generali, ndr), il grido di dolore ancora c’è. C’è mezzo milione di persone che si ritrova senza lavoro, sappiamo chi sono i nuovi poveri, senza diritti“, ha rivendicato il sindacalista. Tutto mentre dalla piazza, che ha riunito braccianti, movimenti per la casa, lavoratori precari e non solo, i presenti hanno chiesto cittadinanza, salute e diritti: “Non vogliamo centri di accoglienza, vogliamo lavoro. L’Italia non deve avere paura, sono i nostri diritti quelli che chiediamo”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione