Conte e il governo ascoltino la nostra voce, la voce degli invisibili“. È l’appello lanciato da Aboubakar Soumahoro, attivista e sindacalista, dalla manifestazione degli “Stati popolari” in piazza San Giovanni a Roma. Una piazza fatta da persone che lottano ogni giorno per il “precariato, il lavoro mal pagato”, ma anche “di chi un lavoro non ce l’ha o di chi lavora ma viene sfruttato dalle piattaforma digitali al mondo dell’informazione”. “Questa non è la piazza del no, è la piazza della proposta – continua Soumahoro parlando con i giornalisti – Risposte dal governo? Nonostante quel momento, chiusi dentro al Palazzo (agli Stati generali, ndr), il grido di dolore ancora c’è. C’è mezzo milione di persone che si ritrova senza lavoro, sappiamo chi sono i nuovi poveri, senza diritti“, ha rivendicato il sindacalista. Tutto mentre dalla piazza, che ha riunito braccianti, movimenti per la casa, lavoratori precari e non solo, i presenti hanno chiesto cittadinanza, salute e diritti: “Non vogliamo centri di accoglienza, vogliamo lavoro. L’Italia non deve avere paura, sono i nostri diritti quelli che chiediamo”.

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