Ciao Ennio. Sono cresciuto, come gran parte della mia generazione, canticchiando quella musica, che da bambino chiamavo “Scion-scion”, e che continuo a chiamare così. La genialità di Ennio Morricone, a mio modo di vedere, sta proprio lì: il coinvolgimento emotivo profondo che la sua musica ha sempre regalato a tutte le età. La musica di Morricone è direttamente collegata al cuore di chi l’ascolta, ti conquista, ti emoziona, ti fa volare.
Personalmente ho con la musica un legame profondissimo, può sconvolgermi, la utilizzo per trovare ispirazione nel mio lavoro. E la sua più di tutte.
Nei decenni non ha mai smesso di cercare, di stupire, un lavoratore alla ricerca continua del cuore della musica, mai saccente, umile, un sostenitore accanito della fatica e dello studio, come unica strada verso il risultato finale. Alcune delle sue colonne sonore hanno la forza di restare, di crescere nel tempo, ed hanno influenzato e modificato il modo di fare musica per il cinema.
Ha suggerito agli americani, con la sua lunga collaborazione con Sergio Leone, un nuovo modo di raccontare il West. La potenza di alcune delle sue colonne sonore come C’era una volta il west – The mission – C’era una volta in America e potrei andare avanti a lungo, non può essere confusa con quella di nessun altro compositore moderno.
Credo che Morricone sia l’esempio della genialità e della costanza che, unite, producono risultati insuperabili. Di quella generazione, di quell’impegno, dovremo continuare a parlare alle nuove generazioni, raccontandogli che nella vita, anche quando ci viene fornito un talento straordinario, si debba lavorare sodo, evitando scorciatoie, sudando con rigore, con sobrietà, solo così si ottengono “miracoli”. Le distese aride del West hanno per me la sua colonna sonora, come del resto la New York degli anni Venti.
A chi fa musica oggi, a chi la farà, suggerisco di ascoltare o riascoltare tutta la musica di Morricone, dagli anni 60 ad oggi: troveranno una evoluzione mai interrotta, una ricerca continua e un crescendo inesorabile di qualità che solo il lavoro può regalare.
Da oggi, dove si va dopo la vita, se c’è un posto dove si rincontrano le persone, tutto sarà migliore, perché la musica – la grande musica – è arrivata.