“Un bacio vale più di mille parole”. Che sia appassionato, amichevole, sbrigativo, filiale, rubato o segno d’amore, il bacio si è conquistato una giornata mondiale a lui dedicata che si celebra proprio oggi, 6 luglio. Quest’anno però, a causa dell’epidemia di coronavirus, tutto sarà diverso: baciarsi è concesso ma sconsigliato, e si può fare esclusivamente tra congiunti, familiari, affetti stabili, amati pet. Così proprio nell’anno in cui questa ricorrenza compie trent’anni (il National Kissing Day nacque infatti in Inghilterra nel 1990) cambia il modo di approcciarsi a questo gesto così spontaneo ed espressivo, come ha spiegato la dottoressa Roberta Rossi, psicoterapeuta e sessuologa presso l’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma a Io Donna.
“Quest’anno i baci sono in stand by. È un momento di sospensione rispetto a questa attività, a meno che non siano all’interno di una relazione stabile, tra persone che hanno trascorso insieme la quarantena e che non hanno avuto modo di contrarre il virus. Non si ha mai la certezza, ma se si è tenuto un comportamento prudente e lavorato in smartworking, in linea di massima si potrà esercitare la sessualità in modo sicuro – avverte la dottoressa -. Tutte le altre persone, invece, dovranno sospendere questo comportamento, poiché è la saliva il maggior veicolo di trasmissione del virus e occorre fare molta attenzione che questa modalità non sia portata avanti”.
“Rinunciare ai baci implica una grande perdita nella relazione in generale e soprattutto per i primi momenti di conoscenza. Dal bacio si capisce se c’è compatibilità sessuale – prosegue -. In questo momento storico possiamo solo immaginare, desiderare e rimandare a tempi migliori, continuando a essere cauti perché la situazione di allarme non si è assopita. Occorre portare avanti la prevenzione e fare appello alla razionalità, più che agli ormoni, per essere più lucidi. Purtroppo, nonostante stia ancora flagellando il mondo, conosciamo ancora poco su questo virus. Quindi facciamolo e permettiamocelo solo quando siamo davvero sicuri, mantenendo un comportamento adeguato”, conclude la dottoressa Rossi.