I due erano indagati dalla magistratura sammarinese per una presunta consulenza fantasma. Ora le accuse sono cadute
Il Tribunale di San Marino ha archiviato il procedimento penale a carico di Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei nei governi Renzi e Gentiloni e ora eurodeputato di En Marche, e Catia Tomasetti, presidente della Banca Centrale di San Marino in relazione a presunte consulenze fantasma. “Sono soddisfatto dell’archiviazione – ha commentato all’AdnKronos Gozi – Sono sempre stato molto tranquillo riguardo al mio operato. Resta purtroppo il danno di un polverone mediatico fondato su fatti inesistenti”.
Da parte sua la Banca centrale di San Marino sottolinea che “dopo due anni di scrupolose indagini il Commissario della Legge ha ritenuto che non emergesse alcuna condotta rilevante a suo carico”. Anche la banca si sofferma su quella che definisce “gogna mediatica”. Tomasetti tra le altre cose auspica che San Marino “si doti di norme perché le Autorità non debbano togliere tempo alle proprie finalità per difendersi da accuse contenute in esposti anonimi, dietro i quali può nascondersi chiunque, anche soggetti che ne vogliano impedire il perseguimento dei fini istituzionali”.
L’ipotesi dell’accusa della magistratura sammarinese era quella di una consulenza “fantasma” da 220mila euro. La consulenza aveva come oggetto l’adeguamento normativo sammarinese per armonizzare i rapporti con Ue e istituzioni estere. Ora le accuse sono cadute.
Gozi, 52 anni, di Sogliano al Rubicone, ha avuto una lunga carriera nelle istituzioni europee e come delegato ai rapporti delle istituzioni italiane con quelle comunitarie. Prima prodiano e poi veltroniano, prima nella corrente di Ignazio Marino infine convintissimo renziano, alla fine dopo gli incarichi di governo negli esecutivi di centrosinistra ha lasciato il Pd per sbarcare in Italia dentro Italia Viva e soprattutto in Francia dentro En Marche, il partito del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. La presunta sovrapposizione di incarichi di consulenza con l’allora premier francese Edouard Philippe e con l’allora premier maltese Joseph Muscat lo spinge ad abbandonare il ruolo a Parigi (mentre quello della Valletta a suo dire era già terminato).
Catia Tomasetti, 56 anni, di Rimini, è nata da una famiglia di sinistra (il padre è stato il tesoriere del Pci della città romagnola), ma ha costruito la sua carriera nelle aziende e per conto delle aziente. Avvocata del ramo finanziario nello studio Bonelli Erede, è stata in passato presidente di Acea, consulente di Terna, da due anni guida la banca centrale di San Marino.