Secondo il rapporto mensile di Trend Micro Research sul livello di sicurezza di Android, lo scorso maggio gli attacchi malware a livello mondiale sono aumentati del 3,6%, mentre l'Italia è entrata nella top 5 delle nazioni più a rischio, raccogliendo il 2,5% della totalità degli attacchi mondiali.
Nel rapporto mensile di Trend Micro Research sul livello di sicurezza di Android, si delineano due trend molto chiari: una crescita del 3,6% in più rispetto al mese precedente degli attacchi malware a livello mondiale, giunti a quota 430mila attacchi, e l’ingresso dell’Italia nella top 5 mondiale degli Stati più colpiti da malware sulla piattaforma Google, con il 2,5% degli attacchi totali. In testa resta sempre saldamente e per distacco il Giappone, col 54% degli attacchi totali. Segue poi l’India con l’8,5%, l’Indonesia col 6,7%, Taiwan col 4,7% e infine appunto l’Italia.
“Il panorama delle minacce è in perenne evoluzione, ma gli attacchi Android sono ormai un fenomeno consolidato degli ultimi anni”, ha dichiarato il direttore Marketing di Trend Micro Italia, Lisa Dolcini. “È importante che gli utenti adottino sempre un approccio in tutta sicurezza all’utilizzo del dispositivo, proteggendolo con password sicure o adottando software per la loro gestione, installando app di sicurezza per verificare se i propri dispositivi sono infetti, e soprattutto tenendo un occhio sempre aperto nel valutare le promozioni o i link che potrebbero condurre a truffe o al furto dei dati personali, oltre ovviamente installare applicazioni solo dagli store ufficiali”.
Gli attacchi malware stanno diventando sempre più difficili da rilevare, nonostante gli sforzi di Google, a causa di una costante evoluzione. Da questo punto di vista è paradigmatico ad esempio il caso della famiglia di malware Tekya che lo scorso marzo è riuscita ad aggirare i controlli del Google Play Store, contagiando i dispositivi di oltre 1 milione di utenti attraverso ben 56 app differenti.
La prima linea di difesa è comunque sempre l’utente stesso, che dovrebbe essere cauto e sospettoso, evitando di cliccare su qualsiasi link non verificato, scaricare allegati ed eseguibili da mail che sembrano provenire da indirizzi noti o fornire dati personali e sensibili con troppa leggerezza.