Diritti

Bonus vacanze, Associazione Luca Coscioni diffida l’Agenzia delle Entrate: “Persone con disabilità visiva non possono accedere al sito”

Al 7 luglio lo strumento telematico che permette di richiedere il bonus vacanze non è stato aggiornato. Così chi è affetto da disabilità sensoriale non può usufruirne. Ad aprile lo stesso copione sul sito dell'Inps per i 600 euro destinati agli autonomi

Le persone con disabilità visiva sono penalizzate per la mancata accessibilità del sistema telematico per richiedere il nuovo bonus vacanze. Così l’Associazione Luca Coscioni ha inviato una diffida all’Agenzia delle Entrate per “discriminazione” dal momento che l’APP IO, lo strumento online necessario per inoltrare la richiesta del bonus previsto nel decreto Rilancio del governo, non supporta i fondamentali screen reader utilizzati da donne e uomini ciechi o ipovedenti. “Subordinare la concessione del bonus in questione al preventivo accesso a una applicazione che non risulta pensata e sviluppata per chi ha una disabilità sensoriale, integra a tutti gli effetti la fattispecie della condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità di cui agli artt. 2, comma 3, e 4 comma 3, Legge n. 67/2006″, denunciano gli avvocati Rocco Berardo e Alessandro Gerardi, rispettivamente coordinatore delle iniziative sulla disabilità e consigliere generale dell’Associazione Coscioni.

I legali della Coscioni, che tra le sue priorità sostiene l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, si sono attivati a seguito della segnalazione ricevuta da Roberto Scano, sviluppatore con ampie competenze in termini di normative e accessibilità per tutti. Contattata dal Fatto.it l’associazione ha confermato che al 7 luglio lo strumento telematico non è stato aggiornato e reso accessibile. “Se l’Agenzia delle Entrate non risolverà il problema della mancata accessibilità della APP IO, l’Associazione Luca Coscioni si vedrà costretta, suo malgrado, a rivolgere un ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c. di fronte alla competente Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 4, comma 3, legge n. 67/2006, così come modificata dal successivo art. 28 D.lgs n. 150/2011, al fine di tutelare il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone con disabilità”. In questo modo donne e uomini cieche o ipovedenti non hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini, non potendo accedere al credito d’imposta vacanze previsto dal D.L. n.34/2020.

Ancora una volta i sistemi operativi via web della pubblica amministrazione non sono fruibili per tutti. Una situazione simile si era già riproposta ad aprile con il sito dell’Inps, risultato non accessibile sempre alle persone con disabilità visiva in occasione delle richieste del bonus dei 600 euro destinato in particolare ai lavoratori autonomi previsto dal decreto Cura Italia e, anche in quel caso, l’ente era stato diffidato dall’Associazione Coscioni. Così vengono discriminate le persone più fragili che durante la pandemia di coronavirus dovrebbero invece essere maggiormente tutelate e sostenute dallo Stato. “L’Agenzia delle Entrate intervenga subito, predisponendo tutti gli opportuni accorgimenti e adottando tutti i provvedimenti ritenuti necessari in modo tale da rendere le modalità di fruizione del credito d’imposta vacanze immediatamente accessibili anche alle persone con disabilità sensoriale”, chiedono gli esponenti della Coscioni. “Nel caso, chiediamo che la possibilità di richiedere il bonus vacanze anche attraverso la creazione di una piattaforma web con accesso Spid direttamente tramite il sito Inps”. Sul tema dell’accessibilità degli strumenti online della pubblica amministrazione anche per le persone disabili è intervenuta oggi, in conferenza stampa sul dl Semplificazioni, la ministra dell’Innovazione e della digitalizzazione, Paola Pisano. “Dal 28 febbraio tutti i cittadini potranno accedere a tutti i servizi digitali attraverso Spid, l’identità digitale, o la carta di identità elettronica, attraverso un’unica applicazione IO”, ha detto. Parlando nello specifico della “semplificazione della vita dei cittadini”, ha aggiunto, “nessuno resterà indietro. Tutti i servizi digitali devono essere resi accessibili per tutte le persone con disabilità”.