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Mafia, confiscati 15 milioni a un imprenditore “vicino alla Stidda”: sigilli a una holding in via Montenapoleone e altre società nel nord Italia

Il provvedimento segue il sequestro effettuato nel febbraio 2019 e riguarda 11 società e 2 ditte individuali con sedi soprattutto in nord Italia ritenute riconducibili a Rosario Marchese, già in carcere a Opera. Confiscati studi medici, bar, 5 immobili, 50 rapporti bancari e un'opera pittorica da 6 milioni di euro

Un decreto di confisca da 15 milioni di euro è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia nei confronti di beni riconducibili all’imprenditore Rosario Marchese, 32 anni, ritenuto vicino ai clan mafiosi della Stidda e dei Rinzivillo di Gela. L’uomo, residente a Brescia, è detenuto nel carcere Opera di Milano per reati di mafia. Il provvedimento aggrava le misure di prevenzione attuate dopo gli accertamenti condotti nel 2018 dalla Dia.

Un’inchiesta che aveva messo in evidenza come Marchese avesse velocemente incrementato le sue ricchezze in una modalità ritenuta ‘anomala’ rispetto alla dichiarata posizione reddituale, risultata sproporzionata anche in rapporto all’elevato tenore di vita, al consistente patrimonio immobiliare e, soprattutto, alla sua ascesa imprenditoriale concretizzatasi, in brevissimo tempo, con la costituzione, nel nord Italia, di numerose società operanti in molteplici settori commerciali, risultate tutte direttamente o indirettamente a lui riconducibili.

Il provvedimento di confisca, che segue il sequestro effettuato nel febbraio dello scorso anno, ha interessato beni stimati in oltre 15 milioni di euro. In particolare sono state confiscate 11 società e 2 ditte individuali, oltre a una holding con uffici a Milano in via Montenapoleone. Le soietà avevano sede a Brescia, Bergamo, Milano, Torino, Verona, Roma e Gela, operanti nei settori della consulenza amministrativa, finanziaria e aziendale, della sponsorizzazione di eventi e del marketing sportivo, del noleggio di autovetture e mezzi di trasporto marittimi ed aerei, del commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti petroliferi, di studi medici specialistici, della fabbricazione di apparecchiature per illuminazione e della gestione di bar.

Nonché un un’opera pittorica di assoluto valore artistico risalente al XVII secolo, per un valore di circa 6 milioni di euro, una società di noleggio che gestisce, presso l’aeroporto Catullo di Verona, una flotta di vetture di lusso, una società con sede a Roma, che sponsorizza e partecipa a prestigiosi campionati monomarca di auto da competizione, 5 beni immobili e 50 rapporti bancari.