Lo ha stabilito il tribunale del Riesame accogliendo l'appello della difesa, presentato dopo un primo rigetto da parte del Gip. Per entrambi - imputati nella vicenda del crac dell'istituto di credito barese - resta l'interdizione per un anno da qualunque incarico dirigenziale
Erano stati arrestati il 31 gennaio scorso con le accuse di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione della banca Popolare di Bari. Ora Marco e Gianluca Jacobini, rispettivamente ex presidente ed ex condirettore dell’istituto di credito, possono tornare il libertà. Lo ha stabilito il tribunale del Riesame che ha emanato il provvedimento di revoca degli arresti domiciliari. I giudici hanno accolto l’appello della difesa presentato dopo un primo rigetto da parte del Gip, ma per entrambi resta l’interdizione per un anno da qualunque incarico dirigenziale.
Per Marco Jacobini (padre di Gianluca) è stato disposto anche il divieto di dimora a Bari, mentre per Gianluca l’obbligo di dimora a Polignano a Mare. Un provvedimento accolto con favore dai loro avvocati: “La scelta del tribunale della Libertà consentirà sicuramente nel dibattimento una migliore difesa al fine di cancellare gli effetti del processo mediatico”, ha dichiarato l’avvocato Paolo Sisto. La prossima udienza del processo – iniziato nel giugno scorso per accertare il loro ruolo nel crac dell’istituto di credito barese – è fissata per il 16 luglio.