Lo Sblocca-cantieri di ieri è solo una piccola parte del tutto: viene sospesa la normativa sugli appalti per un anno, ma qua occorre azzerare il codice degli appalti per almeno 5 anni. E serve il coraggio di intervenire pesantemente sul tema fiscale, non solo con un taglio delle tasse, ma anche con un azzeramento e con una pace fiscale totale per tutto quello che riguarda i debiti del passato”. Sono le parole pronunciate nella trasmissione “Non stop news”, su Rtl 102.5, dal leader della Lega, Matteo Salvini, che invoca un “condono tombale, un saldo e stralcio”.
Circa la posizione favorevole di Silvio Berlusconi sul Mes, Salvini osserva: “Dall’Europa per il momento sono arrivati solo impegni per i prossimi anni. Chi si fida di questo, secondo me, non conosce il tessuto sociale e imprenditoriale del Paese. L’Europa ci dice che ci aiuta l’anno prossimo, ma non serve, è tardi. E non lo dico perché sono euroscettico, ma perché se le imprese non hanno i soldi adesso, nel 2021 chiuderanno quelle aziende. Se Berlusconi aspetta l’intervento della Ue l’anno prossimo, secondo me, pecca di fiducia“.

Critiche roventi del senatore del Carroccio all’indirizzo del governo Conte Due, e in particolare della ministra dell’Istruzione: “Il bonus vacanze, citando Fantozzi, è una boiata pazzesca, perché, se deve essere anticipato dagli albergatori, immaginate che successo avrà: zero. La Francia sul turismo ha messo 18 miliardi, L’Italia si è fermata a 3 miliardi. Servono soldi a fondo perduto, come fanno gli altri Paesi europei che dobbiamo copiare. Questo vale anche per la scuola, ma abbiamo un ministro non evidentemente all’altezza“.

Salvini, nonostante le ripetute smentite della ministra Azzolina, sfodera l’argomentazione delle “barriere di plexiglas” nelle aule scolastiche e attacca Domenico Arcuri, commissario all’emergenza covid, che ieri ha ricevuto l’ulteriore nomina per il controllo sul ritorno a scuola in sicurezza: “Serviva dare un’altra poltrona. Uno che ha fallito sulla distribuzione delle mascherine ai tempi dovuti adesso dovrebbe garantire la riapertura delle scuole in tempi utili? Basta. Il problema delle scuole è che adesso è tutto sulle spalle dei presidi e dei sindaci, che non hanno soldi e certezze. Il ministro si prenda delle responsabilità e ci dica quando riaprono le scuole, quanti saranno i bambini per classe e con quali soldi si sistemano le scuole”.

Nel finale Salvini risponde a uno dei conduttori, Pierluigi Diaco, che, citando una non ben definita “narrazione pubblica dei media”, gli chiede come si sente a essere definito ‘razzista e omofobo’: “Chi manovra questa narrazione? Questo è un argomento che può appassionare qualche giornalista di sinistra e la ringrazio per a domanda. Io ci metto passione e la passione non spaventa nessuno. Quindi, lascio chi a sinistra il solito stanco ritornello ‘Salvini omofobo, fascista, razzista’ – conclude – e mi occupo di risolvere i problemi. Ormai ci sono tristemente abituato. Sono definito omofobo perché ritengo che i bimbi abbiano bisogno di una mamma e di un papà, che l’utero in affitto sia una porcheria, che le adozioni debbano essere riservate a una mamma e a un papà. Per me invece è buon senso e rispetto. Mi mette tristezza colui che appioppa un’etichetta su una persona senza conoscerla. Peggio per loro”.

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