“Una cultura del terrore” fatta di violenze psicologiche ed emozionali volte a “controllare il peso”, con atlete che ancora oggi raccontano di “odiare il proprio corpo“. È l’inchiesta della Bbc sport sulla ginnastica inglese che ha raccolto in un documentario le testimonianze di diverse ginnaste, sia delle categorie elevate, che di quelle inferiori. Farle essere magre, in forma, ad ogni costo. Questo l’obiettivo degli allenatori secondo la testata britannica, che racconta di diverse allieve “bulimiche o anoressiche” fin dall’adolescenza. Dopo l’inchiesta, la British Gymnastics, ha annunciato che avvierà un’indagine interna. “È chiaro che le ginnaste non se la siano sentita di esternare le loro preoccupazioni, ed è fondamentale un’indagine indipendente, per comprendere meglio la situazione”, ha dichiarato l’amministratore delegato Jane Allen.
Ad aprire il racconto della Bbc Nicole Pavier, che oggi ha 24 anni. Come conseguenza delle pressioni, l’atleta ha sviluppato un disturbo alimentare, diventando “uno scheletro” all’età di 14 anni, tanto da lasciare lo sport tre anni dopo. L’atleta nel documentario spiega di essere stata “terrorizzata” dall’idea di mettere su peso, tanto da cercare “qualsiasi meccanismo” per evitare di ingrassare. “Solo da adulto ti rendi davvero conto di quanto ti ha colpito, dai disordini alimentari, dal dolore cronico”, ha detto Pavier. La 24enne ha raccontato che le ginnaste venivano pesate anche due volte al giorno e che la sua allenatrice Claire Barbieri, “discuteva i pesi delle persone di fronte a tutto il gruppo”, mostrando loro i risultati alla lavagna. La Barbieri, però, ha dichiarato alla Bbc che “ad oggi non ha mai avuto una denuncia formale sollevata contro di me da una ginnasta”, raccontando di effettivi controlli del peso sulle atlete oggi ridotti “a due volte a settimana”. “Sono pienamente consapevole dei rischi di disordini alimentari tra le ginnaste”, ha aggiunto.
Tra le testimonianze della Bbc, sono molti gli atleti e le atlete che hanno raccontato anche di punizioni fisiche, come un’atleta che ha raccontato di “essere stata colpita alle gambe da un allenatore” o un’altra che ha raccontato di allenamenti intensivi dopo che l’allenatore aveva visto alcune di loro mangiare patatine. Altre ginnaste, poi, hanno raccontato di essersi allenate nonostante gli infortuni. Molti ginnasti poi hanno dichiarato alla Bbc sport di soffrire ancora degli effetti psicologici, tra cui ansia e depressione. British Gymnastics ha rifiutato di commentare ogni singolo caso, dichiarando però di “condannare qualsiasi comportamento dannoso per il benessere delle nostre ginnaste. Tali comportamenti sono completamente contrari ai nostri standard di coaching”.