Buon risultato dell’asta di questa mattina di Bot annuali. Sono stati collocati titoli di Stato per un importo pari al massimo prefissato di 7,5 miliardi di euro, per la prima volta dallo scorso febbraio il rendimento offerto è tornato negativo (-0,12%). Grazie anche alla presenza sul mercato della Banca centrale europea si sta assistendo ad una lenta ulteriore erosione dei rendimenti di tutti i titoli statali. Un Btp decennale rende oggi l’ 1,2% contro l’1,5% di un mese fa. Una tendenza che tra le altre cose riduce la convenienza in termini di minori interessi pagati dell’eventuale ricorso ai prestiti del Mes.

FABBRICHE IN RIPRESA: Altri segnali incoraggianti per l’economia italiana arrivano dall‘industria che in maggio ha avuto un andamento migliore delle attese con un incremento dell’attività del 42,1% rispetto ad aprile. Lo rileva l’Istat, parlando di una “significativa ripresa delle attività”: il confronto congiunturale è con un mese, ricorda l’Istituto di statistica “caratterizzato dalle chiusure in molti settori produttivi in seguito ai provvedimenti connessi all’emergenza sanitaria”. Su base annua, però, il dato mostra ancora un calo ampio: corretto per gli effetti di calendario, a maggio l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 20,3%. Il balzo su base mensile è dovuto soprattutto al boom della produzione di mezzi di trasporto e di prodotti tessili e di abbigliamento, entrambe le voci con progressi mensili di oltre il 140%. Stenta ancora a risollevarsi l’industria alimentare in lieve calo anche rispetto ad aprile. Segnali di un progressivo risveglio arrivano anche dalla Francia, secondo partner commerciale del nostro paese,che, a sua volta, registra una performance dell’industria migliore delle attese grazie ad un + 19,6% rispetto ad aprile. Anche in questo caso la spinta più forte è arrivata dai mezzi di trasporto.

“È un risultato molto incoraggiante, in linea con il profilo dell’andamento produttivo prospettato nell’ultimo Documento di Economia e Finanza. Abbiamo ancora molta strada da fare, ma il rimbalzo fatto segnare dalla produzione industriale a maggio è molto importante e stimiamo che proseguirà, anche se prevedibilmente a tassi più contenuti, nel bimestre giugno-luglio”. ha commentato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.

Tre giorni fa l’Istat aveva diffuso i dati sulle vendite al dettaglio, sempre relative a maggio, che evidenziavano un progresso del 24,2% rispetto ad aprile.

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