Scuole chiuse, palazzi evacuati e capienza ridotta in pub e ristoranti: a Hong Kong torna la paura per una possibile terza ondata di contagi, dopo la scoperta di diversi focolai locali di coronavirus, per un totale di 1365 casi. Le nuove infezioni sono legate a case di riposo, al servizio dei taxi e al settore del catering. Il governo ha deciso di anticipare a lunedì prossimo la pausa estiva degli studenti. Lo ha reso noto oggi il ministro dell’Istruzione, Kevin Yeung: “Nessuno è stato infettato a scuola, ma a causa dell’aumento dei casi confermati a livello locale il dipartimento dell’Istruzione ha deciso che la chiusura estiva inizi dal prossimo lunedì. Speriamo di rispondere così alle preoccupazioni dei genitori“.

Nelle prime fasi della pandemia, l’ex colonia britannica era spesso stata presa ad esempio come modello virtuoso di contenimento dei focolai: le scuole erano state chiuse per la prima volta a inizio febbraio per quattro mesi, con una ripresa progressiva alla fine di maggio. Le lezioni sono interrotte, ma alcuni esami potranno invece svolgersi la prossima settimana.

Inoltre, le autorità hanno annunciato che evacueranno gli abitanti di un palazzo di edilizia pubblica, dopo che 11 residenti sono risultati positivi al Covid-19. Nell’edificio vivono circa 1.500 persone, e ai piani inferiori si trova anche una casa di riposo. A partire da oggi, i ristoranti potranno operare soltanto al 60% della loro capacità, con un massimo di otto persone per tavolo. Lo scrive il South China Morning Post, specificando che nei bar e i pub non saranno permessi gruppi di oltre quattro persone.

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