Aveva finito di scontare la sua pena di 9 anni e 8 mesi lo scorso 11 febbraio e pochi giorni dopo si sarebbe intrufolato in un appartamento con due complici per rubare carte, gioielli e borse. Grazie alle intercettazioni si è scoperto che aveva anche buone disponibilità economiche per spostamenti all'estero
Undici giorni di libertà e, secondo la procura di Milano, Remi Nikolic è tornato a delinquere. Il giovane, il 12 gennaio 2012, da minorenne, travolse e uccise con un suv l’agente di polizia locale Niccolò Savarino a Milano. Il ragazzo, ora 26enne, è stato fermato per due furti in abitazione che avrebbe commesso con altri due complici lo scorso 22 febbraio. Solo 11 giorni prima, Nikolic aveva finito di scontare la pena di 9 anni e 8 mesi alla quale era stato condannato dalla sezione minorenni della Corte d’Appello di Milano per l’omicidio dell’agente.
Nikolic nel luglio di del 2017 aveva ottenuto dai giudici l’affidamento in prova, su istanza del suo avvocato David Russo, dopo 5 anni e mezzo di carcere minorile. Quindi, l’11 febbraio, era tornato in libertà e “appena uscito dal carcere, solo 11 giorni dopo è tornato a delinquere”, scrive la stessa pm del fermo Francesca Crupi. Nikolic e i suoi due complici, di 23 e 26 anni, si sarebbero intrufolati in un appartamento per rubare carte bancarie, documenti, gioielli e borse dal valore di 100mila euro, mentre in un altro avrebbero preso gioielli d’oro, dal valore imprecisato.
Grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, si è scoperto anche che il ragazzo aveva disponibilità economiche al punto di potersi spostare anche all’estero. Era andato in Belgio per “affari” e, prima del fermo, era in procinto di partire per la Spagna. Tre giorni fa Milos Stizanin, serbo di 26 anni che era in auto con Nikolic il 12 gennaio 2012, quando investì il vigile che effettuava un controllo di routine in un parcheggio, è stato assolto dall’accusa di concorso in omicidio. Il 26enne, difeso dai legali David Russo e Lorenzo Castiglioni, è tornato libero al termine del processo che si era riaperto per la modifica dell’accusa da favoreggiamento a concorso in omicidio, avvenuta nel corso del procedimento.