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Riccardo Scamarcio: “Racconto il malcostume dell’infedeltà maschile. Io cerco di evitare il tema”

L'attore si è raccontato al Corriere della Sera a pochi giorni dall'esordio de "Gli infedeli" su Netflix nel quale lo troviamo come attore, cosceneggiatore e coproduttore

di F. Q.

Riccardo Scamarcio si è raccontato al Corriere della Sera a pochi giorni dall’esordio su Netflix (15 luglio) de “Gli infedeli” nel quale è attore, cosceneggiatore e coproduttore: “È il remake dell’omonimo film francese a episodi, solo che anziché farne 10 con sette registi diversi, ne abbiamo fatti cinque con un unico regista, Stefano Mordini, ispirati daI mostri di Dino Risi. L’intento era di fare un film comico e cattivo, che mettesse in luce personaggi estremi, raccontando il malcostume dell’infedeltà maschile. È una indagine sul tradimento degli uomini, con ironia, prendendoci un po’ in giro”, ha spiegato. E per quanto riguarda il tema “tradimenti”, lui che è stato per diversi mesi al centro del gossip per via del presunto flirt con Clizia Incorvaia, moglie di Francesco Sarcina e suo migliore amico, non si è lasciato andare: “Io cerco di evitarlo, sapendo che è un demone in agguato. In amore non bisogna mai dare nulla per scontato, bisogna stare attenti ai rapporti seduti, dove tutto sembra andare avanti grazie a una perfetta routine”. Scamarcio ha anche detto di aver voglia di famiglia ma in un modo controcorrente: “La voglio, la cerco, però la contesto, non mi va affatto di incancrenirmi sull’idea di famiglia, di “recitare” a tutti i costi quel ruolo lì. La famiglia non deve venire a costo di qualsiasi cosa”.

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