Dopo l’ingresso in carcere di Gerald Priegnitz avvenuto all’inizio del mese, anche l’altro manager del gruppo tedesco Thyssenkrupp condannato per l’incidente nell’impianto siderurgico di Torino del 2007 andrà presto in cella. In base a quanto appreso dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede attraverso canali diplomatici, Harald Espenhahn inizierà a scontare la sua pena entro il 16 luglio prossimo. I due dirigenti sono stati condannati in via definitiva per omicidio colposo al termine di un lungo iter giudiziario. Per entrambi, però, la procura tedesca di Essen ha concesso il regime di semilibertà – potranno andare a lavoro ogni giorno e tornare nel penitenziario solo per la notte – provocando lo sdegno dei familiari dei 7 operai morti nel rogo.

La notizia dell’imminente arrivo in cella anche di Espenhahn, ex amministratore delegato dello stabilimento piemontese, è stata fornita dal ministro tedesco del Land Nord Reno-Westfalia. Nella sua missiva indirizzata a Roma ha fornito tutte le informazioni riguardo all’esecuzione della pena prevista per il manager, inflitta da giudici italiani ma applicata in territorio tedesco. “Il ministro Bonafede”, come si legge in una nota di via Arenula, ha quindi “informato i familiari delle vittime, segnalando inoltre che, a breve, avrà luogo un incontro al ministero” con il loro legale.

La carcerazione era attesa da tempo dai familiari degli operai morti, che a fine giugno avevano incontrato a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e la sindaca di Torino Chiara Appendino, per chiedere piena giustizia per i propri cari. Il guardasigilli ha poi incontrato a inizio luglio l’ambasciatore tedesco a Roma, Viktor Elbling, chiedendo delucidazioni sulle ultime decisioni delle autorità tedesche sulla permanenza in carcere dei due manager.

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