“Essere intelligenti è facilissimo”, seguendo la frase geniale dell’umorista Sam Levenson tutti noi possiamo diventare intelligenti. In fondo anche l’intelligenza è un trucco, una formula, il resto è la barbarie quieta del Nulla dentro la quale annaspiamo, con le nostre fiaccole al vento possiamo illuminare i nostri passi e poco di più, qualche scheggia sul muro, un sasso sul sentiero, una corteccia, ma non possiamo vedere molto di più, nemmeno Einstein, anche lui aveva il “cervelletto”, anatomicamente parlando, ed era solo un uomo, per quanto geniale e simpatico.

Sam Levenson ha detto: “E’ facile essere saggi, basta pensare a una cosa stupida e dire il contrario“. Eccola la formula infallibile alla portata di tutti noi! Saggezza e intelligenza in questo caso sono equivalenti, anche se a volte la stupidità può essere la forma più alta di saggezza. Secondo la formula “levensoniana” mi basta ascoltare Salvini e pensarla all’opposto, così si diventa automaticamente intelligenti. Ci avevate mai pensato? La felicità è alla portata di tutti, non solo l’intelligenza.

Pensate di essere già morti da millenni, e immaginate che ogni mattina sia una piccola resurrezione dalla vostra polvere, ed ecco a voi servita la felicità sul piatto d’argento del mattino. Correte il rischio di abituarvi alla vita durante la giornata e di sentirvi prigionieri della routine? Avete paura di smarrirvi? Di perdere il senso del mistero e dello stupore? Semplice, portatevi dietro uno spillo!

Volete tutto e subito? Siete impazienti? Connettetevi all’istante, affidatevi all’istante più che all’istinto, l’istante è “tutto e subito”. Ci avevate mai pensato? Vedete come tutto è semplice? L’amore? Anche l’amore è a portata di mano, anche se siete monchi! Fatevi una passeggiata in un cimitero, fate la verticale mentre tutti sono orizzontali, e vi renderete conto che ogni respiro è amore.

Non siete in forma e non riuscite a fare la verticale? Allenatevi, nemmeno io so farla, ma posso immaginare di farla, e tutto ciò che si immagina è l’inizio del Vero. Avete preoccupazioni? Siete tristi, depressi, ammalati? Vedete solo dolore e disperazione attorno a voi? La vita è solo caso e non ha senso? Pensate questo: per fortuna è tutto insensato!

E se c’è da crepare, si crepa senza tante storie. Come diceva un poeta: sono fottuto? Me ne fotto! Fregarsene di tutto, anche di se stessi, per morire leggeri come una piuma. L’eternità è il pettegolezzo di Dio. C’è qualcosa che non vi torna? Non tutto deve tornare, bisogna imparare a lasciare andare e a lasciarsi andare. E seguite sempre questo mio consiglio: se incontrate un ostacolo, non saltatelo, fate conoscenza. Conoscere i propri limiti è un compito illimitato.

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