La festa all’Argentario rischia di costare cara ai padroni di casa, padre e figlio rispettivamente di 63 e 18 anni. I due dovranno rispondere di concorso di trattenimenti pubblici senza licenza, apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, disturbo della quiete pubblica e delle violazioni amministrative in materia di divieto di assembramenti ai sensi del Dpcm 11 giugno 2020.
Tutto per aver organizzato all’interno della loro villa a Porto Ercole una festa da oltre 350 persone senza le previste licenze. Difficile non notarla, anche se il caso è esploso a party avanzato, intorno alle due di notte, quando i militari della Stazione di Porto Santo Stefano e del Posto fisso di Porto Ercole, impegnati in un servizio di controllo nelle zone della movida, hanno sentito musica alta provenire da una lussuosa villa, notando molti giovani nelle vicinanze. Sul posto sono arrivate anche le pattuglie delle Stazioni di Albinia e Capalbio, dell’Aliquota Radiomobile e una pattuglia della Guardia di Finanza, allertati da numerose segnalazioni di cittadini per musica alta al 112.
Così i proprietari della villa sono stati Identificati e denunciati. I Carabinieri hanno anche denunciato per rissa aggravata sei ragazzi, di cui 4 minorenni di età compresa tra i 16 e i 17 anni, tutti provenienti dalla zona nord di Roma, per un parapiglia scoppiato intorno alle 4 di notte proprio all’ingresso della villa, nel quale un ragazzo ha riportato lesioni guaribili con una prognosi di 30 giorni.