La strategia del tracciamento e del sistema dei test messi a punto dal governo britannico hanno portato all’individuazione di un centinaio di microfocolai di coronavirus su tutto il territorio nazionale. Per contenerli, le autorità sanitarie hanno deciso di intervenire con restrizioni “mirate”, secondo la strategia annunciata dal governo di Boris Johnson parallelamente all’allentamento del lockdown. L’episodio recente più serio si è verificato nella contea inglese dello Herefordshire, dove 73 dipendenti di un’azienda agricola sono risultati positivi al test e l’intero staff (200 persone) è stato isolato. Il ministro della Salute Matt Hancock, in un intervento pubblicato sul Telegraph, ha spiegato peraltro che i casi censiti in questa fase riguardano in prevalenza singoli edifici o luoghi di lavoro, a differenza di quanto capitato due settimane fa a Leicester: città di 330mila abitanti sottoposta di nuovo interamente a lockdown locale dopo un’improvvisa ripresa di contagi, tripla rispetto a qualunque altra area del Paese.
Intanto il premier britannico invita i cittadini a non andare in vacanza all’estero in nome della cautela. “Penso che questo sia un grande anno perché la gente scelga una vacanza domestica, in un Paese benedetto in modo unico dalla presenza di fantastici luoghi di vacanza, sulla costa o altrove”, ha affermato il premier Tory a margine di una visita al coordinamento del servizio ambulanze di Londra.
“Ovviamente – ha messo le mani avanti – chi sente il bisogno di una vacanza all’estero, ha la libera scelta di farlo, è una questione completamente privata, lo capisco perfettamente”. Ma, detto questo, Johnson ha rivolto il suo incoraggiamento a scegliere “uno dei tanti posti meravigliosi, superlativi e senza pari, in cui si possono trascorrere le ferie nel Regno Unito“. “Io – ha concluso – certamente farò così”.