Durante il lockdown “gli italiani hanno dimostrato una straordinaria disciplina” e sul fronte delle riforme il premier Giuseppe Conte “si è mostrato proattivo”. La cancelliera Angela Merkel, al termine del bilaterale di circa un’ora con il presidente del Consiglio, ha usato parole di sostegno nei confronti dell’Italia e in favore dello stanziamento di fondi per i Paesi più colpiti dal covid-19. E, nonostante le differenze di vedute sulle quali ancora si dovrà trattare a lungo, si è detta ottimista del fatto che sul Recovery fund “si troverà un accordo”: “Questa pandemia è arrivata senza colpa, e che dobbiamo reagire in modo solidale”, ha detto. Un messaggio fondamentale in vista del prossimo consiglio europeo del 17-18 luglio e che arriva nell’ultima tappa del tour europeo del presidente del Consiglio italiano. Dopo aver visto infatti nei giorni scorsi i leader di Portogallo, Spagna e Olanda, è stata la volta della Germania. I bilaterali del premier, iniziati la settimana scorsa, avevano l’obiettivo di rafforzare l’asse dei Paesi del Sud e indebolire il fronte dei frugali che invece insistono nel voler limitare gli aiuti (nei tempi e nelle modalità).

In quest’ottica il faccia a faccia con Merkel era fondamentale: i due leader si sono presentati davanti ai giornalisti al termine del bilaterale nel castello di Meseberg, nel Brandeburgo. Conte, innanzitutto, ha ribadito la richiesta che Bruxelles faccia in fretta e “offra soluzioni, non illusioni e paure”. Ma soprattutto si è detto contrario all’introduzione di “condizionalità” che ha definito “impraticabili”: “Sarebbe una follia” perché comprometterebbe “l’efficacia” del progetto e ostacolerebbe la ripresa europea. La cancelliera dal canto suo si è detta ottimista, nonostante le trattative siano ancora in salita: “Abbiamo un piano finanziario e dobbiamo portarlo avanti assieme“. Per Merkel “l’idea di base della commissione, è un’idea buona. Le opinioni sono ancora in parte divergenti, ma penso che arriveremo ad un accordo”. Entrambi si sono espressi quindi sulla proposta del presidente del Consiglio Ue Charles Michel, che è ritenuta una “buona base”, ma sulla quale ancora ci sono diversità di vedute. Al termine della conferenza stampa il premier Conte ha inoltre consegnato alla cancelliera Merkel la lettera dei famigliari delle vittime della Thyssen.

Merkel a favore dei 750 miliardi proposti dalla commissione e Michel: “Conte si è dimostrato proattivo”
Solo tre giorni fa il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha confermato come base negozionale per il Recovery fund la proposta della commissione Ue (un pacchetto da 750 miliardi di euro). E su questa proposta oggi si è espressa anche Angela Merkel: “Il piano prevede”, ha detto, “che i Paesi trattino con la Commissione su come questi fondi vengano spesi, e alla fine il Consiglio deve decidere con maggioranza qualificata. Mi sembra una buona soluzione che io potrei sostenere. Giuseppe Conte ha dimostrato di essere proattivo con la sua agenda di riforme” e anche la Germania farà la sua parte. “Abbiamo”, ha continuato, “un compito complesso, quello di approvare sia il quadro pluriennale sia varare il Recovery fund e il cosiddetto Next generation Eu. Entrambi appoggiamo queste intenzioni e questo progetto. Per quel che riguarda le proposte di Charles Michel, ognuno ha i propri interessi” ma “siamo d’accordo sulla struttura di base”.

La cancelliera ha inoltre riconosciuto gli sforzi degli italiani in questi lunghi mesi di pandemia. “L’Italia ha fatto grandi sacrifici ed è stata colpita dal virus senza colpa”, ha esordito. “Gli italiani hanno reagito in modo ammirevole”. E, ricordando “la straordinaria disciplina”, ha ricordato le “tante immagini arrivate dall’Italia”. “Abbiamo visto le persone cantare sui balconi, che si incoraggiavano fra loro. E le consultazioni avvengono adesso a Bruxelles in un clima di forte amicizia e di vicinanza“. Sui tempi, Angela Merkel ha specificato: “Potrebbe anche volerci un altro incontro prima della fine di luglio. Io sarei lieta se si potesse chiedere con un solo incontro”. Questo perché la strada è ancora lunga. “Non so se raggiungeremo un accordo o meno a prescindere dalle quote. Non è ancora certo. Il percorso da fare è ancora lungo. È importante che quello che abbiamo previsto come fondo di ripresa sia qualcosa di poderoso, di particolare, che non sia troppo ridimensionato. Il compito è enorme e anche la risposta deve essere poderosa”.

Conte: “La proposta di Michel è buon punto di partenza, venerdì discuteremo delle criticità”
Il presidente del Consiglio, nel corso del suo intervento davanti ai giornalisti, ha voluto ribadire la sua stima e l’appoggio per Merkel. “Io oggi chiudo il tour delle visite alle Capitali europee prima del Consiglio Europeo”, ha esordito. “E’ un passaggio importante che coincide anche con l’inizio della presidenza tedesca del Consiglio Ue e ho formulato i migliori auguri ad Angela da parte dell’Italia per una presidenza che coincide con un momento storico di estrema importanza, non solo per l’Italia, per la Germania ma per l’Europa intera”. E in particolare, parlando del rapporto con Merkel ha specificato: “Tutte le volte che ho parlato con la cancelliera”, ha detto, “anche in qualche passaggio in cui ci siamo trovati su differenti posizioni, ha sempre mostrato grande capacità politica e visione strategica”, oltre che “la consapevolezza del momento che stiamo vivendo”. Insomma il premier ha voluto sottolineare di fronte ai cronisti tedeschi e italiani la buona collaborazione tra i due Paesi.

Per quanto riguarda la proposta avanzata da Michel, per Conte si tratta di “un buon punto di partenza“: “Ci sono alcune criticità, non lo nascondo, che affronteremo a partire da venerdì”. Conte ha sottolineato che, a dal suo punto di vista, il Consiglio “può esser coinvolto, ma non in fase attuativa” che “ritengo che non sia di competenza del Consiglio europeo”. Il premier ha anche aggiunto che “l’Italia accetta che vi sia un monitoraggio” sulla qualità della spesa. “L’Italia è per criteri di spesa chiari e trasparenti, non stiamo chiedendo fondi da utilizzare in modo arbitrario. In modo discrezionale sì, ma non arbitrario”. Questo però non significa, secondo Conte, “introdurre condizionalità impraticabili per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund”: “Sarebbe una follia” perché comprometterebbe “l’efficacia” del progetto. Il premier ha anche ricordato come il governo italiano abbia già dato segnali di intervento sul fronte delle riforme, a partire dall’approvazione del decreto Semplificazioni: “L’Italia ha iniziato già un programma di grande prospettiva, ha adottato un provvedimento normativo che introduce semplificazione”, un provvedimento che “in Italia non è mai stato realizzato”. Quindi ha concluso: “E’ un negoziato molto difficile, ho sempre sottolineato le difficoltà ma ho cercato in modo ambizioso di rappresentare il comune obiettivo di una risposta Ue solida, forte e coordinata “.

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