Il ministro degli Esteri del Sudafrica, Naledi Pandor, ha espresso lo shock per la morte di Mandela, descrivendola come un'eroina: “Zindzi non sarà solo ricordata come una figlia dei nostri eroi della lotta, Tata Nelson e Mama Winnie Mandela, ma come un'eroina della lotta a pieno titolo”
Zindzi Mandela, la figlia del leader anti apartheid Nelson Mandela, è morta. Aveva 59 anni. La televisione di stato South African Broadcasting Corporation ha riferito che Zindzi è morta in un ospedale di Johannesburg, ma la causa non è ancora stata dichiarata. La figlia dell’ex presidente Nelson, e della penultima moglie Winnie, dal 2015 era ambasciatrice del Sudafrica in Danimarca.
La donna divenne popolare a livello internazionale nel 1985 quando il premier “bianco” di minoranza Botha si offrì di liberare Nelson Mandela dalla prigione dove era recluso da 20 anni, solo se avesse denunciato la violenza perpetrata dal suo movimento, l’African National Congress. Zindzi aveva 25 anni e apparve su un palco davanti ad una folla immensa per leggere la lettera del padre incarcerato. In un passaggio di quella lettera, che Zindzi declamò con passione e commozione, le parole coraggiose e ferme di Mandela si stagliarono nell’orizzonte degli eventi di quella terra che vedrà poi la liberazione del leader dell’ANC nel 1990: “Noi abbiamo rivolto innumerevoli richieste al regime perché abbandoni la violenza e si impegni in una trattativa da pari a pari. Non abbiamo mai ricevuto risposta. Abbiamo ricevuto altra violenza. Ora sta a Botha rinunciare alla violenza, sta a lui annunciare che abolirà le vergognose leggi dell’apartheid, sta a lui ripristinare i diritti dell’ANC che incarna la lotta del popolo africano per la libertà, sta a lui liberare tutti quelli che sono imprigionati, banditi, esiliati. Sta a lui garantire al popolo intero una attività politica libera, affinché possiate essere voi stessi a designare i dirigenti che devono guidare il paese”.
Zindzi è sempre stata una ragazza ribelle e poco propensa alle mediazioni nel campo politico. Recentemente proprio mentre svolgeva il ruolo di ambasciatrice del Sudafrica in Danimarca, un suo tweet aveva scatenato una marea di polemiche sui social. Una manciata di caratteri che chiedeva il ritorno della terra di proprietà bianca alla maggioranza nera espropriata in Sudafrica. “Cari apologeti dell’apartheid, il vostro tempo è finito. Non regnerete di nuovo. Non abbiamo paura di voi. Finalmente #TheLandIsOurs”. Il ministro degli Esteri del Sudafrica, Naledi Pandor, ha espresso lo shock per la morte di Mandela, descrivendola come un’eroina: “Zindzi non sarà solo ricordata come una figlia dei nostri eroi della lotta, Tata Nelson e Mama Winnie Mandela, ma come un’eroina della lotta a pieno titolo”. Zindzi lascia il marito e quattro figli, la sorella Zenani e un’altra sorella, nata da un altro matrimonio di Nelson Mandela precedente a quello con Winnie, di nome Makaziwe.