Annie Russo era a pochi metri dal padre Ciro quando il gup di Reggio Calabria lo ha condannato a 18 anni di carcere per aver dato fuoco alla madre Antonietta Rositani nel marzo 2019. “È stato come al solito, tranquillo e spavaldo. Mi ha guardato sempre con aria di superiorità, con quegli occhi di sfida fino all’ultimo. Lui è sempre stato così. Sembra che non abbia capito cosa ha commesso”. Sono le parole della figlia uscendo dall’aula bunker dove oggi pomeriggio si è concluso il processo. “Questa sentenza l’ha voluta lui. Sono amareggiata. Ha voluto tutto lui sin dall’inizio. Ha rovinato la mia famiglia e ha rovinato mia madre. Ma non solo fisicamente. Ci ha lasciato una crepa nel cuore con la quale dovremmo convivere per sempre. In questo momento ho sentimenti contrastanti, ma sono anche sollevata grazie a questa condanna”. “Non resta che aspettare le motivazioni della sentenza”, è l’unico commento dell’avvocato Alessandro Elia che ha assistito la signora Rositani, costituita parte civile.

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