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Smart working dalle Barbados: la proposta del governo per lavorare (e rilassarsi) dal’isola dei Caraibi

Il ragionamento è semplice: visto che da quando l’emergenza virus è scoppiata si può lavorare da remoto, lo si può fare da qualsiasi parte del mondo, no?

di Davide Turrini

Le spiagge delle Barbados come ufficio per lo smart working. La pazza idea è stata lanciata dal primo ministro dell’isola caraibica, Mia Amor Mottley, per contrastare la paura da Covid-19. Il ragionamento è semplice: visto che da quando l’emergenza virus è scoppiata si può lavorare da remoto, lo si può fare da qualsiasi parte del mondo, no? Mottley ha così organizzato una conferenza stampa assieme al ministro della Salute e del benessere, Jeffrey Bostic, e al ministro del Turismo e dei Trasporti Internazionali, Kerrie Symmonds. La prima donna (laburista) a guidare il paese ha intanto ribadito che alle Barbados dal primo luglio non si registrano positivi al virus. Poi che nella più orientale delle isola caraibiche a Nord del Venezuela viene offerto un visto di dodici mesi per provare a fare smart working anche comodamente seduti in spiaggia.

“Vogliamo creare un ambiente che permetta alle persone di venire a Barbados a lavorare, a riposare e a divertirsi per un periodo lungo di tempo durante l’emergenza Covid 19. Perché? Perché sappiamo che la nostra isola è uno dei migliori posti dove andare e restare sulla faccia della terra per le attenzioni che noi dedichiamo alla protezione della gente del posto e di chi viene qui”. Le spiagge da sogno in appena 166miglia quadrate sono davvero tante e proprio a causa della pandemia il turismo, la fonte di reddito più importante dell’isola, ha subito un drammatico ridimensionamento. Insomma, se volete fare un tentativo, oltre al costume da bagno mettete in valigia pc e oggetti imprescindibili dell’ufficio Santi Lawrence Gap e Dover Beach vi aspettano.

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