Sosteneva che le mascherine fossero una “moda passeggera”, sbeffeggiando chi indossa i dispositivi di protezione contro il coronavirus. Ora Richard Rose è morto a 38 anni, proprio a causa del Covid-19, a cui è risultato positivo dopo esser stato in una piscina molto affollata, senza rispettare le misure di sicurezza. La sua storia sta facendo il giro del mondo anche perché la notizia della sua scomparsa arriva insieme a quella della morte di un altro giovane, un ragazzo di 30 anni deceduto in Texas dopo essere andato a un “Covid party” convinto che il virus fosse una truffa.
Richard Rose ha iniziato a pubblicare sul suo profilo Facebook diversi post contro le mascherine, dicendosi convinto che fossero solo “una moda passeggera” e che lui non avrebbe “acquistato dispositivi di protezione personale anche se nel suo Stato, l’Ohio, il Coronavirus continuava a circolare” e a mietere già molte vittime.
Tutto questo da aprile fino alla metà di giugno, quando, dopo aver trascorso una giornata passata in un’affollata piscina pubblica di Port Clinton. Il primo luglio ha fatto sapere poi di essere risultato positivo al tampone e ha subito avvertito gli amici sui social. “Sono stato molto malato negli ultimi giorni. Sintomi di Covid-19. Questa mattina finalmente mi hanno fatto il tampone. Dovrei sapere presto quali sono i risultati. Voglio solo sentirmi di nuovo bene”, il primo post. Pochi giorni dopo, la conferma: “Bene. Bene. Sono ufficialmente in quarantena per i prossimi 14 giorni. Sono appena risultato positivo al COVID-19. Avevo appena iniziato un nuovo lavoro!“.
Poi ancora nei post seguenti il racconto della malattia, con l’ammissione di avere grandi difficoltà respiratorie e che il suo stato di salute stava progressivamente peggiorando. Fino a che il 4 luglio è arrivata la notizia della sua morte, a 38 anni.