Da tre giorni i server del Partito democratico sono sotto attacco. In particolare, sono state prese di mira le piattaforme che gestiscono le donazioni, il tesseramento online e la campagna del 2×1000. “Sono pagine che contengono una mole enorme di dati”, fanno sapere in una nota dal Pd. “L’impressione è che siano solo prove generali per pianificare qualcosa di più grosso nelle settimane che verranno – dicono – magari in piena campagna elettorale per le Regionali“.
Da sabato notte, dunque, “i server” sono bersaglio di “attacchi informatici DDOS (Distributed Deny of Service). Si sono verificate intrusioni della durata di circa dieci minuti – si legge nel documento – nel corso delle quali sono arrivate centinaia di migliaia di richieste da una botnet (una rete composta di malware, ndr)”. Il sistema è stato messo a dura prova “ma ha retto”. Tra gli obiettivi le pagine sostieni.partitodemocratico.it e tesseramento.partitodemocratico.it. Poi, ieri, con azioni più lunghe, il modulo che gestisce il 2×1000. “Abbiamo presentato una denuncia alle autorità competenti. Non sappiamo ancora da chi e da dove vengono gli attacchi, ma non saranno certo anonimi hacker, che attentano a uno dei partiti che ha fatto della democrazia e della trasparenza una sua ragione d’esistenza, a intimidirci”.