La decisione sul Recovery Fund “è stata senza precedenti” e “modifica i termini del rapporto tra Commissione e governi nazionali. Adesso sono i singoli Stati a essere richiamati a una maggiore responsabilità indicando i propri progetti di rilancio. Tocca ora a noi, capi di Stato e di governo, assumere una decisione altrettanto coraggiosa. Quando sono in pericolo le fondamenta dell’Ue, nessuno Stato può avvantaggiarsi a scapito di altri. In questo grave tornante della storia Ue o vinciamo tutti o perdiamo tutti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sua informativa alla Camera in vista del Consiglio europeo del 17 luglio. Conte ha anche criticato i nazionalismi, definiti “anacronistici” e portatori di “paure” e di una visione di “un piccolo mondo antico, tutt’altro che sicuro”.