Secondo quanto riporta l’agenzia cinese Xinhua il 15enne ha subito manifestato febbre alta dopo aver mangiato la carne insieme a due amici. Subito è scattata la quarantena per una quindicina di persone entrate in contatto con la vittima. Le autorità hanno ribadito l’appello giù fatto in passato: non toccate, cacciate, mangiate i roditori, in particolar modo la marmotta in quanto possibile incubatore del batterio Yersinia pestis
Nel maggio del 2019 due fidanzati di 37 e 38 anni sono morti per aver mangiato rene crudo di marmotta. E lo scorso 4 giugno due fratelli hanno contratto la peste bubbonica e uno dei sue è finito in ospedale in gravissime condizioni sempre per aver consumato lo stesso animale. Siamo in Mogolia dove un caso analogo si è verificato nelle ultime ore: ancora una persona giovane, anzi giovanissima è morta per lo stesso motivo. Questa volta siamo nella provincia sud-occidentale di Gobi-Altai. La vittima è un ragazzino di 15 anni che aveva cacciato la marmotta con un cane per poi cibarsene. Secondo quanto riporta l’agenzia cinese Xinhua il 15enne ha subito manifestato febbre alta dopo aver mangiato la carne insieme a due amici. Tre giorni di agonia e poi la morte. Subito è scattata la quarantena per una quindicina di persone entrate in contatto con la vittima, mentre per cinque distretti della provincia di Gobi-Altai è stata istituita una quarantena di una settimana. Le autorità hanno ribadito l’appello giù fatto in passato: non toccate, cacciate, mangiate i roditori, in particolar modo la marmotta in quanto possibile incubatore del batterio Yersinia pestis. Anche in Congo e Madagascar si mangiano marmotte e spesso si registrano casi di peste bubbonica. Le interiora del roditore sono apprezzate perché ritenute, guarda caso, salutari, per l’organismo.